È sempre maggiore, ogni estate, il numero di chi, al mare e alla montagna, preferisce il lago come luogo dove trascorrere le vacanze, soprattutto tra gli stranieri che arrivano in Italia nei mesi più caldi dell’anno.
È il trend anche del Ceresio: sulla sponda varesina del lago (che attraversa tutto il Ticino fino ad arrivare a bagnare anche la provincia di Como), Camera di Commercio ha registrato, lo scorso anno, 40.000 presenze, ovvero il 12% in più rispetto all’anno precedente, e 16.000 arrivi. Sono numeri che sono più che raddoppiati rispetto alle annate precedenti alla pandemia.
Incremento che ha registrato anche Porto Ceresio, con il 30% delle presenze in più nel 2024 rispetto all’anno precedente, secondo i dati dell’Autorità di Bacino del Ceresio.
«Sicuramente il trend continua a crescere - afferma Andrea Tonali, assessore del Comune di Porto Ceresio con delega al Turismo - Lo vediamo un po’ su tutto il Ceresio, e noi riusciamo a dir la nostra».
In tutto il paese sono sorte, negli ultimi anni, numerose strutture ricettive, principalmente nella modalità di case vacanze: «La scia di aperture di strutture si vede - spiega ancora Tonali - Non parlo di grossi alberghi, ma di case vacanze: ne stanno aprendo tante perché è la soluzione che più piace agli stranieri, che hanno così la possibilità di soggiornare sul territorio. Sono tantissimi che aprono questo tipo di attività, e con tutti coloro con cui mi è capitato di parlare sono ben contenti di come vadano le cose».
Chi usufruisce maggiormente di queste strutture sono ovviamente turisti stranieri, che arrivano per il 30% dalla Germania, seguita da Paesi Bassi, Stati Uniti d’America, Regno Unito e Danimarca.
C’è poi un altro tipo di turismo: quello delle visite giornaliere. Persone provenienti dalla Valceresio, dalla Svizzera, ma anche dal Milanese o altre parti della regione, vista la facilità con cui è possibile raggiungere il paese, capolinea di una linea ferroviaria. Visitatori, questi, che a livello numerico risultano il grosso delle visite del Comune.
«Ovviamente entrambi i tipi di turismo sono utili. Chi viene qua poi usufruisce magari del battello, della passeggiata sul lago, delle spiagge, ma anche di tutte le attività commerciali presenti».
Un numero di attività commerciali insolito per un paese di nemmeno 3.000 abitanti, giustificato largamente dal numero di presenze estive: «Solo nella piazza principale ci sono tre ristoranti per non parlare di quelli anche distribuiti su tutto il lungolago. Ci sono poi numerosi bar e gelaterie… In questi anni difficili abbiamo sempre comunque registrato una crescita degli investimenti. Si sono create, con il tempo, ottime condizioni di mercato».
Investimenti, sottolinea Tonali, fatti anche dall’amministrazione comunale nel tentativo di rendere il paese più attrattivo e adeguato all’accoglienza: dal nuovo tratto di passeggiata che ha creato un lungolago di circa due chilometri ininterrotti, il nuovo parco giochi e il Palazzo della Cultura che ospita diversi eventi.
«Un mix di interventi pubblici e investimenti privati che ha avvicinato gli abitanti della provincia e non solo a Porto Ceresio, che ora è vista con diverso interesse. Il trend è quello: il lago e il nostro paese sono sempre più apprezzati».
Grande afflusso di visitatori che ha portato anche a isolati episodi di inciviltà (come accaduto lo scorso mese, leggi QUI): «Chi viene dall’estero non crea problemi, in genere questi sono individui che arrivano in treno, l’essere capolinea ha i suoi pro e i suoi contro - conclude Tonali - Il turista pulito o che arriva con la famiglia è ovviamente sempre ben accetto, allo stesso tempo non si può fermare il flusso di visitatori».









