Divertimento, sfida, ambizione. Il tutto racchiuso in due parole: giovani e forti. E, come conseguenza di un nuovo inizio, amici sostenitori che scelgono un presente che guarda al futuro.
La Varesina trova sempre il modo di stupire e di farti sentire a casa. E ci riesce anche questa volta all'inizio di un nuovo corso. « «Abbiamo cambiato strategia sia perché siamo un po' stanchi di fare un certo tipo di lavoro che poi non viene gratificato l'anno successivo con tanti giocatori che vanno via - dice il dg Max Di Caro nella sala stampa del centro sportivo di Cairate denominato Intred Training Center, uno dei nuovi amici rossoblù - abbiamo anche avuto un input importante su questo da Lino, il presidente, e così abbiamo abbracciato una formula e un progetto che ci piace, scegliendo giocatori di grande talento e prospettiva, e legandoli a noi. Il 90% della rosa è infatti di proprietà della Varesina con giovani forti a cui abbiamo fatto contratti pluriennali. Vogliamo fare una stagione importante, ma pensiamo anche a quelle future. E, così, se qualcuno andrà in campionati importanti, almeno stavolta potremo portare anche un valore alla società che li ha cresciuti».
Obiettivo? «Stupire - risponde il dg rossoblù - Non sappiamo in che girone siamo, contro chi giochiamo e la forza delle altre squadre, quindi vi dico per l'esperienza che ci siamo fatti in categoria che siamo convinti di poter fare un campionato importante e stupire».
Max, che ha pensato anche al "muro" della Fenice all'esterno degli spogliatoi e dei locali del centro con frasi e parole che accendono un "fuoco", parla anche di sponsor e settore giovanile. «Guardiamo al futuro: abbiamo ufficializzato sponsorizzazioni molto importanti - dice - perché aziende che contano sono entrate nella nostra galassia, cioè Intred ed Elmec Solar, e affiancono tutti gli amici di sempre. Lo stadio di Venegono si chiamerà Elmec Solar Stadium invece di Varesina Stadium perché è un onore avere un legame così forte con una famiglia illuminata come i Ballerio, ci gratifica e merita una gratificazione da parte nostra. A Intred abbiamo intitolato il centro di Cairate. Avremo sempre Msc sulle maglie, non è scontato e anche per questo siamo molto contenti del lavoro compiuto fuori dal campo perché accogliamo sempre più sostenitori anche importanti. Questo significa che il progetto piace, non solo con la prima squadra, ma anche con il settore giovanile, i progetti sociali e ul radicamento sul territorio che stiamo portando avanti con grande passione».
Già, il settore giovanile. Un'eccellenza. «Ci tengo a fare i complimenti a tutti quelli che hanno fatto un grandissimo lavoro nell'ultimo anno del vivaio - aggiunge Di caro - in tre categorie siamo campioni regionali e in Lombardia pochi hanno centrato un risultato così importante. Che racchiude crescita, organizzazione e non ultimo il feedback ricevuto dalle famiglie. Per fortuna o purtroppo perderemo una quindicina di ragazzi che andranno nei professionisti, partendo dalla prima squadra o dal settore giovanile, e questo certifica il buon lavoro e i meriti di chi ha lavorato con loro. Prendete Bertoli e Sali - quest'ultimo per undici anni con noi, l'espressione più lampante del lavoro fatto nel vivaio - che sono andati in C a Ospitaletto e Albinoleffe».
«Cito per finire ma non per ultimo - chiude Di Caro - il lavoro di questi due mesi del ds Damiano Micheli, che era "obbligato" a rimanere per il triennale (scherza Max, ndr), e Raffaele Ferrara, che è entrato a far parte della nostra famiglia come direttore tecnico».
«È un progetto nuovo che parte dal presidente e ci sta entusiasmando - dice proprio Micheli - È un po' più complicato del solito, ma siamo convinti di aver preso ragazzi di buon livello, un livello da alzare con il lavoro». È Raffaele Ferrara, alle prime parole da dt rossoblù, a usare la parola magica ("ci stiamo divertendo"): «Nell'ultimo anno ci siamo un po' frequentati con questa famiglia, quindi sono entrato anche ufficialmente alla Varesina. La conoscenza sportiva e calcistica che condivido con Damiano mi fa dire che quello che abbioamo fatto è stato un lavoro divertente, e lo sarà ancora. Quando scelgono i giovani li prendono tutti perché "devono" giocare, noi li abbiamo presi perché "meritano" di giocare: abbiamo alzato il livello del parco giovani, ma la cosa più bella è che nella scelta di questi ragazzi ci siamo divertiti. Abbiamo fatto un discreto lavoro, considerato che è il primo anno che lo facciamo».
Cosa manca ancora? «Due o tre tasselli, aspettiamo il momento giusto».
Tocca a mister Spilli, alla stagione numero XIII (vista la cabala, meglio scriverlo in numeri romani...) alla Varesina: «Mi piace ricordare che sono qui perché ogni anno siamo sempre in grado di far nascere qualcosa di importante anche da piccole difficoltà - dice il tecnico - Questo è un insegnamento di sport e di vita. Abbiamo deciso di prendere spunto dalle partenze per cambiare. Sono qui da tanto tempo e sapere che avrò più tempo per coltivare il sogno di questi ragazzi, cioè di andare in categorie superiori e, perché no, anche in serie A, mi emoziona. È andato via il vice Francesco Perrone, che ha fatto un lavoro importantissimo e che ringrazio, ed è arrivato Mavillo Gheller per provare a fare crescere ancora di più il livello: ecco, questo è un segnale di quanto vogliamo impegnarci con questi ragazzi».
Come sarà la prossima Varesina rispetto alle ultime? «Abbiamo perso un po' di esperienza - dice il tecnico - Mi aspetto un passo e una tensione diversa, senza pilota automatico: qui nessuno avrà il lusso di poter giocare perché sa già quanto bene può giocare. Mi aspetto una squadra più frizzante e brillante. La mia speranza è quella di poter recuperare quel piccolo gap perso con l'esperienza ottenendo più brillantezza».
Tocca a tre giocatori simbolo, due per l'attaccamento al progetto e per aver voluto la Varesina a tutti i costi, uno sia per questo sia per l'ambizione che incarna (torniamo ai giovani forti).
Roberto Grieco, cavallo di ritorno: «Quando c'è stata l'apertura da parte della società, non ho esitato un attimo. Spero di fare meglio rispetto a due anni fa. La Varesina è una famiglia. Sono andato in società importanti, è vero, ma qui ritrovo un ambiente familiare. Qui c'è rispetto, tutti si vogliono bene».
Sindrit Guri, che come Grieco ha voluto fortissimamente rimanere: «Mi sono trovato e mi trovo bene qui, e questo conta. Non ci ho pensato due volte a rimanere. Abbiamo perso un po' di esperienza, ma i giovani hanno fame e grinta che ci farà bene. C'è la spinta per provare una cosa nuova e bella per tutti. Voglio fare meglio, perché non mi accontento mai di me stesso. Cosa mi ha chiesto Max? 15 gol in più...» (interviene Max Di Caro: «15 più i 2 che hai fatto nell'ultima stagione...»).
Dennis Costantino, reduce dal campionato vinto a Bra con tanti gol prima del lungo infortunio: «Ho trovato un ambiente sano e ambizioso. La società ci dà tutto il possibile lavorare nella maniera corretta. Mi ha convinto il progetto: quando me l'hanno illustrato, l'ho subito sposato. Arrivo da un campionato vinto, ma qui respiro giusta ambizione. Il segreto del Bra? La coesione con i compagni e l'affiatamento: eravamo giocatori che avevano voglia di lavorare e trovare il meglio di se stessi. L'infortunio? Sono stato fermo e mi sono operato per ottimizzare i tempi, adesso sto benone».
Ospite d'onore della famiglia Di Caro, con cui ha un rapporto speciale ben al di là del fatto che sulle maglie dei Mastini ci sia lo Scoiattolo, il presidente dell'hockey Carlo Bino, che ha parlato di valori comuni: «Clima bello, di quelli che mi piacciono. Il coraggio è per pochi: chi lo usa e lo mette in atto come accade alla Varesina, viene premiato. Qui c'è un'energia magica che attira, così come i Di Caro sono attirati dall'energia dei Mastini. Il simbolo della Fenice e quello del Mastino? Quelle unioni che nascono così, perché sono scritte e portano emozioni. Qui condividiamo idee e progetti da cui si esce tutti migliori».
ROSA VARESINA 2025-26
PORTIERI
Lorenzi Cristian Lorenzi, 2006, Carpi
Bovi Leonardo, 2006, Como
Maddalon Lorenzo, 2008, Lecco
Aggregati Juniores: Borin, Re Depaolini
DIFENSORI
Miconi Riccardo, 2005, confermato
Ornaghi Riccardo, 2007, Atalanta
Caverzasi Denis, 1994, confermato
Loeffen Seb, 2004, Excelsior
Chiesa Alessio, 2006, Inter
Pirola Davide, 2000, confemato
Aggregati Juniores: Medina, Stojlkov, Tassani, Sordelli
CENTROCAMPISTI
Grieco Roberto, 1997, Pro Palazzolo
Baud Banaga Mathessende, 2006, Empoli
Valisena Nico, 2005, Potenza
Rosa Samuele, 2003, confermato
Ghioldi Filippo, 1999, confermato
Aggregati Juniores: Baldo, Ghirardelli
ATTACCANTI
Guri Sindrit, 1993, confermato
Costantino Dennis, 2000, Bra
Sassi Simone, 2007, confermato
Lykholit Ivan, 2007, Atalanta
Aggregati Juniores: Maestroni, Tonella, Sgotto, Isufi.
STAFF TECNICO
Marco Spilli allenatore
Mavillo Gheller vice-allenatore
Andrea Pascale collaboratore tecnico
Vito Spadavecchia preparatore dei portieri
Athos Trecroci responsabile area performance
Mauro Apone preparatore atletico
Nicolò Carabelli preparatore atletico
Riccardo Martini massoterapista, Dott. Fabrizio Mura dottore.
L'intervista all'ospite Carlo Bino, presidente dei Mastini dell'hockey
In Breve
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Calcio | 25 luglio 2025, 18:07
Varesina, è un nuovo giorno. Parole d'ordine: «Stupore, divertimento, ambizione». Ambiente sano, clima familiare, giovani forti e nuovi amici: Elmec Solar darà il nome allo stadio
Presentata la nuova stagione della società rossoblù che ha aperto le porte al cambiamento. Di Caro: «Il 90% della rosa è di proprietà con contratti pluriennali, così diamo valore al club. È un onore avere con noi una famiglia illuminata come i Ballerio, giusto gratificarla con l'Elmex Solar Stadium». I direttori Micheli e Ferrara: «Ci stiamo divertendo. Quando scelgono i giovani li prendono tutti perché "devono" giocare, noi perché "meritano" di giocare». Spilli: «Più frizzanti e brillanti». Guri: «Cosa mi ha chiesto Max? 15 gol in più». L'ospite Carlo Bino, presidente dell'hockey: «Il coraggio è per pochi. Premia chi lo usa. Qui energia magica che attira»

Presentazione della nuova Varesina: dall'alto Sindrit Guri, Roberto Grieco e Dennis Costantino, il ds Micheli, il dg Max Di Caro e il dt Raffaele Ferrara, il muro di Cairate con il simbolo della Fenice e lo staff tecnico guidato da mister Spilli
Vuoi rimanere informato sul Varese e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 347 2523606
- inviare un messaggio con il testo VARESE CALCIO
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
VareseNoi.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP VARESE CALCIO sempre al numero 0039 347 2523606.




















