Importante doppio appuntamento domani mattina per Coldiretti Varese: inaugurazione della nuova sede e un convegno alla presenza dei vertii locali, regionali e nazionali dell'associazione di categoria. Si inizia alle 10.30 con il convegno in programma a Villa Recalcati: a seguire sarà la volta dell’inaugurazione della nuova sede di Coldiretti Varese.
A poche settimane dall'apertura del nuovo Mercato Coperto di Campagna Amica in viale Valganna, Coldiretti Varese celebra un altro traguardo con l’inaugurazione della nuova sede in via Monte Rosa 34, in programma alla presenza del presidente e del segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini ed Enzo Gesmundo.
La cerimonia sarà anticipata da un convegno a Villa Recalcati, sede della Provincia, dedicato al tema “Filiere agricole varesine: identità e valorizzazione”, per riflettere sulle potenzialità di un territorio agricolo eterogeneo e ricco di eccellenze.
Il programma dell’inaugurazione prevede alle 10.30 il convegno con i saluti delle istituzioni: saranno presenti il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini, il prefetto Rosario Pasquariello, il sindaco Davide Galimberti, oltre a Gianfranco Comincioli e Pietro Luca Colombo, presidenti Coldiretti Lombardia e Varese.
Seguiranno gli interventi di Enzo Gesmundo (Segretario Generale Coldiretti), Mario Colombo (Università di Milano), Emanuele Occhi (Responsabile Cereali Coldiretti) e Paolo Orrigoni (Tigros). Concluderanno Alessandro Beduschi (Assessore Agricoltura Regione Lombardia) e Ettore Prandini (Presidente Nazionale Coldiretti).
La nuova sede: tra storia e servizi alle imprese
Il taglio del nastro alla vicina sede di Coldiretti Varese, via Monte Rosa 34, è annunciato per le 13. Il restauro della palazzina novecentesca ha coniugato conservazione filologica e funzionalità, con spazi riorganizzati per offrire servizi avanzati alle aziende. Un intervento che ribadisce l’impegno di Coldiretti per il territorio, dopo l’apertura del Mercato Coperto di Campagna Amica – già polo di riferimento per il km zero – e la difesa del florovivaismo (957 imprese, secondo settore provinciale), minacciato da concorrenza sleale e burocrazia.