Creare gruppi di controllo del vicinato ad Avigno e Velate: questo al centro della presentazione del progetto avvenuta ieri sera, martedì 13 maggio, nella sala polivalente dell'oratorio della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, in via Astico.
Dopo l'invito rivolto a tutti i cittadini tramite i volantini distribuiti e appesi lungo le vie principali dei due quartieri, tante le persone che hanno presenziato, tra cui la Polizia Locale di Varese.
«Siamo di fronte a una situazione di crimini, furti, truffe e a una serie di comportamenti di persone scaltre - ha dichiarato Claudio Vegetti, Comandante della Polizia Locale di Varese - Un sistema importante per combatterle è un sistema di polizia efficiente che possa controllare il nostro territorio, ma il numero di uomini a disposizione non è sufficiente. Bisogna trovare, quindi, uno strumento che possa rendere le persone attente e aiutare le Forze dell'Ordine: i gruppi di controllo di vicinato. Questo significa avere persone che denunciano i fatti, che segnalano situazioni anomale e si fidano delle istituzioni».
«Tramite le app di controllo di vicinato ci arrivano tutte le comunicazioni dai referenti - ha continuato Vegetti - Bisogna far capire, a chi ha cattive intenzioni, che qui c'è un gruppo attento. Crearlo è avere una copertura del 70% delle abitazioni, quindi avere una buona presenza e non vie scoperte. Il gruppo viene costituito da noi ma anche da voi cittadini ed è sicuramente un'esperienza che può diventare il vero contrasto del crimine».
«Questo è un progetto che permette di stare più tranquilli e sicuri - ha proseguito Alfonso Castellone, vicepresidente dell'Associazione Controllo Vicinato e Comandante della Polizia Locale di Olgiate Olona - La sicurezza è un diritto di tutti e tutti devono partecipare, ognuno con il suo ruolo. Questa è una forma di prevenzione. Se qualcuno, invece, ha un atteggiamento sospetto, deve essere segnalato all'interno del gruppo e alle Forze di Polizia».
È stato sottolineato, poi, che il controllo del vicinato non si sostituisce alla Polizia e non è una forma di presidio, ma significa prestare attenzione, sviluppare la collaborazione con i vicini e le Forze dell'Ordine e creare un canale di comunicazione.