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Economia | 12 maggio 2025, 07:00

Ricerca visuale ed e-commerce: Roberto Serra esplora il potenziale (ancora sottovalutato) per le vendite online

Come l'uso delle immagini nelle ricerche sta cambiando il gioco per chi vende online e perché le aziende non dovrebbero ignorarlo

Ricerca visuale ed e-commerce: Roberto Serra esplora il potenziale (ancora sottovalutato) per le vendite online

Il panorama dell'e-commerce spinge gli imprenditori a cercare costantemente nuove strade per raggiungere i propri clienti e distinguersi dalla concorrenza.

Mentre l'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) basata su parole chiave rimane un pilastro fondamentale, un'altra tendenza sta silenziosamente guadagnando terreno, offrendo opportunità significative ma spesso trascurate: la ricerca visuale. La capacità di cercare prodotti utilizzando immagini anziché testo, resa popolare da strumenti come Google Lens e Pinterest Lens, sta modificando le abitudini di acquisto online, specialmente in settori dove l'estetica è cruciale.

Tuttavia, molte aziende sembrano sottovalutare l'impatto di questa tecnologia sulle proprie strategie di vendita. Per comprendere meglio le implicazioni e le potenzialità della ricerca visuale per l'e-commerce, abbiamo consultato Roberto Serra, fondatore dell’agenzia SEO Serra, figura nota del settore per la sua visione strategica applicata al business digitale.

"La ricerca visuale non è semplicemente una novità tecnologica; rappresenta un cambiamento nel modo in cui le persone scoprono e interagiscono con i prodotti online," afferma Serra. "Per un imprenditore che opera nell'e-commerce, specialmente in settori come moda, arredamento, bellezza o artigianato, ignorare questo canale significa perdere una fetta crescente di potenziali clienti che iniziano il loro percorso d'acquisto da un'ispirazione visiva."

Le Implicazioni Strategiche per l'E-commerce

L'integrazione della ricerca visuale nelle strategie di marketing digitale va oltre la semplice ottimizzazione tecnica. Si tratta di comprendere un nuovo comportamento d'acquisto. Un utente potrebbe vedere un oggetto che gli piace per strada, fotografarlo con Google Lens e cercare prodotti simili online. Se il sito e-commerce di un'azienda non è ottimizzato per essere trovato tramite queste ricerche basate su immagini, semplicemente non apparirà tra le opzioni.

"Il potenziale è enorme perché la ricerca visuale intercetta l'utente in una fase di alta intenzione d'acquisto, spesso guidata dall'ispirazione del momento," spiega Serra. "Non si tratta più solo di rispondere a una domanda digitata, ma di essere la risposta visiva a un desiderio o a una necessità concreta. Chi vende prodotti dove l'aspetto è determinante deve assolutamente presidiare questo canale. Non farlo equivale a tenere chiusa una vetrina del proprio negozio virtuale." Serra sottolinea come questo sia particolarmente vero in mercati competitivi, dove ogni punto di contatto con il potenziale cliente può fare la differenza. "Essere visibili nella ricerca visuale può diventare un vantaggio competitivo significativo, permettendo di raggiungere clienti che i concorrenti, focalizzati solo sulla SEO testuale, non riescono a intercettare."

Primi Passi per Sfruttare la Ricerca Visuale

Ma come possono le aziende, in particolare le PMI con risorse limitate, iniziare a sfruttare la ricerca visuale senza perdersi in complessità tecniche? Secondo Roberto Serra, non servono rivoluzioni immediate, ma un approccio mirato e consapevole.

"Il punto di partenza è quasi banale, ma fondamentale: la qualità delle immagini dei prodotti sul proprio sito e-commerce deve essere impeccabile," consiglia Serra. "Immagini ad alta risoluzione, ben illuminate, da diverse angolazioni e su sfondi puliti sono il prerequisito essenziale. I motori di ricerca visuale si basano su algoritmi di riconoscimento delle immagini; più l'immagine è chiara e rappresentativa, maggiori sono le possibilità che venga correttamente identificata e abbinata alle ricerche degli utenti."

Tuttavia, l'immagine da sola non basta. "Google e gli altri motori hanno bisogno di contesto per capire cosa rappresenta un'immagine e per quale tipo di ricerca potrebbe essere rilevante," prosegue l'esperto. "Qui entra in gioco l'ottimizzazione SEO 'classica' applicata alle immagini: nomi dei file descrittivi, tag 'alt text' accurati che spieghino cosa mostra l'immagine, e l'uso di dati strutturati (Schema Markup) specifici per i prodotti. Questi elementi aiutano i motori di ricerca a comprendere il contenuto visivo e a collegarlo alle query pertinenti, siano esse testuali o visuali."

Serra conclude con un monito importante: "Non bisogna vedere la ricerca visuale come un'attività separata o un 'extra' tecnologico. È un'estensione naturale dell'esperienza utente e della strategia SEO complessiva. Integrarla significa comprendere meglio come i clienti cercano oggi e adattare la propria presenza online per farsi trovare dove e come loro preferiscono. Sottovalutarla, nell'era dell'immagine e dell'intelligenza artificiale, è un rischio che poche aziende possono permettersi di correre se puntano a crescere nel mercato digitale."

In sintesi, la ricerca visuale rappresenta un'opportunità tangibile per gli e-commerce di aumentare la propria visibilità e raggiungere nuovi segmenti di clientela. Come evidenziato da Roberto Serra, non si tratta di adottare tecnologie futuristiche, ma di ottimizzare strategicamente gli asset visivi già esistenti e di integrare questa nuova dimensione della ricerca all'interno di una visione di marketing digitale più ampia e al passo con i tempi. Gli imprenditori che sapranno cogliere questo potenziale oggi, si garantiranno un vantaggio competitivo prezioso per il futuro.




 

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