«Siamo talmente pochi da essere quotidianamente costretti alla chiusura delle sedi di servizio, come nel caso del distaccamento di Somma Lombardo o a ridurre drasticamente il personale del distaccamento di Busto/Gallarate o della stessa sede centrale» a raccontare la situazione è Francesco Paolo Favara, sindacalista della Uil Vigili del Fuoco Varese, che denuncia con forza le gravissime difficoltà nell’organizzazione del dispositivo di soccorso tecnico urgente provinciale, ritenuto ben al di sotto degli standard.
«Spesso non riusciamo nemmeno ad organizzare i servizi di supporto e questo determina non solo un evidente calo dei livelli di efficienza ed efficacia del soccorso offerto al cittadino, ma anche un maggiore rischio che i Vigili del Fuoco sono costretti ad affrontare» chiosa il sindacalista. I Vigili del Fuoco ci fanno sapere che i servizi di supporto sono squadre composte da due unità poste ad esempio alla guida di autobotti per avere una maggiore disponibilità di acqua nel caso di spegnimento di grossi incendi o di autoscale necessarie per tutti gli interventi in altezza, compreso il salvataggio e il soccorso delle persone.
«La situazione era già stata posta all’attenzione del governo nel lontano 2023 con una interrogazione parlamentare» fa sapere Favara che denuncia come «con la sua risposta il Sottosegretario Prisco confermava la gravità della situazione, ma il Governo commetteva l’errore di ritenere risolutivo l’arrivo di alcune unità in più, senza però considerare quelle in uscita, aggravando ancora di più la già cronica carenza di organico. Non è morale scherzare sulla nostra pelle e su quella delle persone che andiamo a soccorrere. Viviamo un frustrante senso di abbandono e impotenza per cui questa volta siamo noi Vigili del Fuoco a chiedere l’aiuto di tutti i cittadini, così non è più possibile andare avanti!»