La Stagione Musicale Comunale, «da 25 anni nutrimento per l’anima», come recita lo slogan stampato sul programma generale, costituisce in città un vero e proprio fenomeno, con un pubblico ormai fidelizzato e il sold out a ogni concerto, con qualcosa come cinquecento persone sedute nella Basilica di San Vittore, tra cui centoquaranta fedelissimi abbonati. Qualità e sensibilità, competenza del suo direttore artistico, Fabio Sartorelli, e di conseguenza grande attenzione da parte dei sostenitori, con la Fondazione Ubi per Varese onlus che in due anni ha erogato fondi per 80.000 euro, gli sponsor privati e lo stesso Comune.
Il pubblico che si unisce al privato, per far sì che un’eccellenza cittadina possa continuare il suo cammino virtuoso, come si è sottolineato questa mattina alla Sala Matrimoni di Palazzo Estense nella conferenza stampa che ha presentato il nuovo assetto della Fondazione, con l’ingresso nel consiglio d’amministrazione di un membro di Banca Intesa San Paolo, il dottor Daniele Fulvio Pastore. Gli altri componenti sono tutti varesini, con il presidente Antonio Bulgheroni, il vice Luigi Jemoli e i consiglieri Michele Graglia, Anna Bernardini, mons. Luigi Panighetti, Elisa Corsi, Mario Zeni e il sindaco Davide Galimberti.
Dopo il suo intervento, in cui ha ribadito come la collaborazione biennale con la Fondazione abbia portato a risultati di eccellenza nella scelta dei musicisti e in un sempre più stretto legame tra l’amministrazione e le attività produttive, l’assessore alla Cultura, Enzo Laforgia, ha ricordato come la Stagione Musicale Comunale sia slegata dalle amministrazioni ma viva di vita propria: «Gli amministratori cambiano, ma i concerti rimangono, e riconosco come il sostegno economico sia un bollino di qualità che gratifica e qualifica esperienza come questa».
Continuità, dunque, nel sostegno all’iniziativa anche da parte di Banca Intesa San Paolo, nelle parole del suo direttore regionale Lombardia nord, Daniele Fulvio Pastore: «Abbiamo una grande volontà di essere presenti nel territorio anche sostenendo le piccole realtà, è l’elemento distintivo che caratterizza le attività di Intesa San Paolo per il sociale, costruire una storia che supporti la cultura, collegata all’educazione».
Il vicepresidente Luigi Jemoli ha ribadito come «la Fondazione Ubi per Varese onlus abbia contribuito al restauro della chiesa di Sant’Antonio, del campanile di San Vittore e del Battistero, oltre ad aver sostenuto il Premio Chiara, la Famiglia Bosina e il Fai, e agito venendo incontro a piccole realtà che contano su scarse risorse».
Da ultimo, Fabio Sartorelli, negli scorsi giorni nominato rappresentante del Consiglio accademico all’interno del Consiglio d’amministrazione della Casa di Riposo per musicisti Giuseppe Verdi di Milano, ha ricordato le origini della Stagione Musicale Comunale e il difficile dopo-Covid, con il trasferimento dei concerti dal Salone Estense alla Basilica di San Vittore e il conseguente cambio di repertorio, dalla musica da camera a quella sinfonica: «Era una scommessa pensare di staccare cinquecento biglietti per la musica classica, in pratica raddoppiando il pubblico, e invece l’abbiamo vinta, grazie a Fondazione Ubi e Comune, ma anche agli sponsor privati che sono tutte donne, a testimonianza di quanto la loro passione sia profonda, fin dai tempi del salotto di una mecenate culturale come Clara Maffei e delle palchettiste milanesi, che aiutarono il Teatro alla Scala a sollevarsi da un momento di difficoltà».