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Politica | 27 novembre 2024, 19:03

Crisi Beko, interrogazione di Candiani al ministro Urso: «Cosa farà il governo per salvaguardare i posti di lavoro?». La risposta: «Concordiamo e supportiamo ogni iniziativa utile»

L'onorevole varesino della Lega oggi alla Camera in commissione Attività Produttive: «Quali misure si intendono adottare per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e il futuro lavorativo dei lavoratori che, malgrado tutto, potrebbero essere licenziati?»

Crisi Beko, interrogazione di Candiani al ministro Urso: «Cosa farà il governo per salvaguardare i posti di lavoro?». La risposta: «Concordiamo e supportiamo ogni iniziativa utile»

«Quali misure intende adottare il governo per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e il futuro lavorativo dei lavoratori che, malgrado tutto, potrebbero essere licenziati?»: è una delle domande presenti nell'interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso firmata dal deputato varesino della Lega Stefano Candiani, oltre che dagli onorevoli e colleghi di partito Andrea Barabotti e Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività Produttive, e presentata oggi alla Camera proprio in commissione Attività Produttive.   

«Al di là del ricorso alla golden power per il mantenimento dei livelli occupazionali - si chiede anche al ministro Urso - intende promuovere incentivi per il ricambio degli elettrodomestici in chiave di risparmio energetico prediligendo e favorendo la produzione europea?».

Nella risposta a queste domande poste in commissione, Massimo Bitoncisottosegretario del Ministero delle imprese e del made in Italy, ha detto tra l'altro che «il nostro obiettivo è quello di concordare e supportare, con azienda e parti sociali, ogni iniziativa utile per rendere competitiva la produzione degli elettrodomestici in Italia, per sviluppare e potenziare l'ambito della Ricerca e Sviluppo del settore e, più in generale, per dare risposte produttive e occupazionali a tutti i siti italiani del Gruppo Beko».

Il testo dell'interrogazione

Al Ministro dello sviluppo economico - Per sapere - premesso che: 

- un clima di forte preoccupazione aleggia intorno agli stabilimenti italiani della Beko Europe, l'ex Whirpool diventata di proprietà della multinazionale turca Arcelik appena lo scorso aprile;

- ⁠la proprietà, infatti, ha annunciato la volontà di ridimensionare la sua presenza in Italia, dichiarando 1.935 esuberi su 4.440 occupati;

- ⁠il piano prevederebbe la chiusura della fabbrica di congelatori a Siena e dello stabilimento di lavatrici di Comunanza (Ascoli Piceno), il ridimensionamento del sito di Cassinetta (Varese), la chiusura della ricerca e sviluppo di Fabriano e, più in generale, tagli in tutti i siti e uffici italiani; 

- ⁠in occasione degli incontri al tavolo sindacale presso il Mimit ⁠lo scorso 7 e 20 novembre il ministro Urso ha sottolineato all'azienda la necessità di presentare un piano industriale che preveda maggiori investimenti in Italia, rispettando appieno le condizioni imposte dal Golden power tramite il DPCM del 1° maggio 2023, volte a salvaguardare l'occupazione e la produzione in Italia;

- ⁠la golden power tuttavia non può ritenersi strumento di politica industriale, per la quale, invero, sarebbe opportuno ipotizzare interventi a tutela degli apparecchi prodotti in Europa;

- ⁠all’uopo si rammenta, a firma del Gruppo LegaSP, la pdl n.855 recante “Incentivi per l'acquisto di grandi elettrodomestici ad elevata efficienza energetica con contestuale riciclo degli apparecchi obsoleti” e l’emendamento n. 8.044 alla manovra di bilancio; -: 

se e quali misure il Governo intenda adottare per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e il futuro lavorativo dei lavoratori che, malgrado tutto, potrebbero essere licenziati e se, al di là del ricorso alla golden power per il mantenimento dei livelli occupazionali, intenda promuovere incentivi per il ricambio degli elettrodomestici in chiave di risparmio energetico prediligendo e favorendo la produzione europea.
Stefano Candiani, Andrea Barabotti, Alberto Luigi Gusmeroli

La risposta del governo

Grazie Presidente. Grazie Onorevoli interroganti.

L'annuncio della nascita della società Beko Europe BV, costituita dal 75% da Arçelik As e per il restante 25% dalla statunitense Whirlpool, ha posto fin dall'inizio la necessità per il Governo italiano di mettere in campo le dovute precauzioni per salvaguardare i siti produttivi e l'occupazione. Ciò in considerazione di un contesto che negli anni ha visto una progressiva riorganizzazione del settore a livello internazionale che ha avuto conseguenze importanti sul nostro sistema produttivo. 

Con il Dpcm del 1° maggio 2023, infatti, l'esecutivo ha adottato i poteri della Golden Power, impegnando le società notificanti ad evitare sovrapposizioni di produzioni tra gli stabilimenti italiani e quelli europei che possano comportare un ridimensionamento della produzione nazionale, con conseguenti effetti sui livelli occupazionali. 

Il rischio da noi paventato si è poi rivelato concreto e ciò dimostra la lungimiranza della scelta del governo italiano che ha contenuto il problema, a differenza degli altri paesi coinvolti. E' di settembre 2024 l'annuncio della chiusura i due stabilimenti in Polonia con conseguenti 1.800 licenziamenti, mentre è prevista per inizio 2025 la chiusura di un impianto a Yate in Gran Bretagna che mette a rischio circa 300 lavoratori. 

L'esercizio della Golden Power su Beko ci ha permesso in questi mesi di avviare un confronto con il Gruppo, svolto in accordo con i sindacati e i territori, che prevede l'elaborazione di un piano specifico per l'Italia. 

Il nostro obiettivo è quello di concordare e supportare, con azienda e parti sociali, ogni iniziativa utile per rendere competitiva la produzione degli elettrodomestici in Italia, per sviluppare e potenziare l'ambito della Ricerca e Sviluppo del settore e, più in generale, per dare risposte produttive e occupazionali a tutti i siti italiani del Gruppo Beko.

Infine, per quanto riguarda il sostegno all’acquisto di nuovi grandi elettrodomestici, si conviene con l’interrogante che si tratta di una strada percorribile,  ritenendo di sicuro interesse il rinnovo di elettrodomestici ad elevato contenuto tecnologico e di forte risparmio energetico. Questo insieme di interventi sono condivisi dal Governo italiano che si sta adoperando in sede comunitaria per una politica comune di sostegno al settore. Oltre ad una politica verso la domanda è necessario un forte impegno di ricerca e innovazione, sia di prodotto che di processo, con finanziamenti concordati in ambito europeo. 

Non possiamo dimenticare infatti che l’Europa è ancora oggi il secondo produttore mondiale di grandi elettrodomestici con oltre un milione di occupati nel settore.
Massimo Bitoncisottosegretario del Ministero delle imprese e del made in Italy

Nel video l'interrogazione di Candiani, la risposta del governo e il secondo intervento del deputato varesino



 

Redazione


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