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Canottaggio | 15 novembre 2024, 07:30

Varese contro Lucerna, è sfida Mondiale. Il canottaggio e una città intera sperano in un sì

Domani nel primo pomeriggio la Federazione Internazionale deciderà a chi assegnare i Mondiali assoluti 2027: la Città Giardino se la vedrà contro Lucerna, nobile e antica capitale del remo già sede quattro volte della competizione. Per Varese, invece, vincere il testa a testa significherebbe ospitare un evento sportivo internazionale senza precedenti nella sua storia, per lustro e per numeri (compresi quelli turistici). Ecco come avverrà la votazione delle nazioni affiliate al World Rowing e quali sono le sensazioni della vigilia

Il campo gara migliore del mondo del canottaggio, il lago di Varese, spera in un Mondiale assoluto

Il campo gara migliore del mondo del canottaggio, il lago di Varese, spera in un Mondiale assoluto

Una storia lunga 60 anni, figlia di una nobiltà remiera consolidata, contro una storia lunga solo due lustri ma travolgente, un nuovo che avanza capace di cambiare radicalmente la mappa del remo e l’elenco delle sue capitali.

E poi un lago contro un altro lago. Uno più grande, l’altro più piccolo, ma entrambi perfetti per il canottaggio: acque calme, ideali per vogare, niente onde e altri fattori atmosferici sensibili di condizionare le regate.

Solo sulla scenografia pare non esserci gara: il Monte Rosa sullo sfondo esiste solo qui.

Domani, nel primo pomeriggio, il canottaggio mondiale sceglierà la sede dei Mondiali assoluti 2027: sarà Varese contro Lucerna, Italia contro Svizzera, lago di Varese contro Rotsee. Per la città elvetica sarebbe la quinta assegnazione (1962, 1974, 1982, 2001), per la Città Giardino, invece, un inedito che arricchirebbe un cursus honorum cui manca solo un ultimo tassello - quello più rinomato - di un puzzle già costruito con le tappe di Coppa del Mondo, gli Europei, le Qualificazioni Olimpiche e i Mondiali under 23 e under 19. 

Dieci anni fa Varese si è finalmente svegliata dal suo torpore e ha capito di avere un autentico tesoro fra le mani, il lago perfetto di cui sopra, quindi delle possibilità mai prima esplorate oltre a una passione fervidamente custodita all'interno delle società rivierasche. A segnare il cambio di passo è stata la “voglia” della politica, a tutti i livelli, dalla quale è scaturita quell’unità di intenti che era la conditio sine qua non per presentarsi davanti al mondo in modo credibile. Dopo le prime esperienze andate a buon fine, la creazione di un comitato organizzatore è stato ciò che ha istituzionalizzato l’ambizione, reso organico il lavoro, messo sullo stesso piano pubblico e privato (Comune di Varese e Canottieri Varese) e individuato gli uomini chiave, tra i quali spicca il lavoro di Pierpaolo Frattini, direttore generale del sodalizio della Schiranna così come dell'organismo.

La scalata del rowing globale è avvenuta sì a suon di eventi ospitati, ma - a cascata - soprattutto grazie all'affidabilità che gli addetti ai lavori di ogni parte del mondo hanno iniziato ad accordare alle strutture, alla logistica, all'ambiente. Non si contano le nazionali e le società straniere che sono arrivate e continuano ad arrivare a Varese per allenamenti e ritiri: con il canottaggio (seguito a ruota dal ciclismo) la Città Giardino ha scoperto cosa significhi avere gli alberghi pieni, e ritrovato il desiderio - smarrito lungo un intero secolo - di promuovere le proprie bellezze. Se oggi a Varese si parla di turismo e non a sproposito, il merito del remo è incommensurabile. 

I mondiali assoluti sarebbero però una prima volta che per dimensioni e ritorno non è paragonabile a nulla di quanto visto precedentemente su questi schermi. La visibilità per il territorio sarebbe senza pari: otto giorni di gare trasmesse in mondovisione, migliaia di presenze tra atleti, loro contorno e tifosi, e gli equipaggi migliori a darsi battaglia sul nostro lago. «Il turismo generato dai mondiali giovanili 2022, che già avevano portato qui una marea di persone, andrebbe moltiplicato per “n” volte…» si lascia scappare, sognando, Frattini.

Come avverrà l'assegnazione

E allora domani, a tifare e a incrociare le dita, ci saranno anche gli albergatori, i ristoratori, le aziende e gli organismi intermedi, non solo gli sportivi: la torta sarebbe enorme e una fetta non la si negherebbe a nessuno. L’ora x è fissata per le 12, momento in cui si riunirà ufficialmente il congresso di World Rowing, la federazione internazionale, composto dai delegati di ogni nazione affiliata (circa 160)

La discussione e la votazione sulla sede dei Mondiali 2027 saranno il punto numero 19 all’ordine del giorno, e l’argomento potrebbe essere affrontato in due modi diversi. Il board potrebbe "sbilanciarsi" e indicare una delle due candidate, attendendo poi che il voto dei delegati confermi o meno l'indicazione (è accaduto solo una volta e non sarà con ogni probabilità questo il caso di specie per un bis, perché entrambe le candidature sono considerate ugualmente meritevoli), oppure non operare alcuna distinzione pre-voto, presentare le due opzioni sullo stesso piano e lasciare che siano le singole nazioni a dirimere la questione esprimendo la propria preferenza.

L’esito si attende tra l’1.30 e le 14: il Comitato Organizzatore dei grandi eventi di Canottaggio sul Lago di Varese parteciperà come uditore.

Alla Schiranna si respira un cauto ottimismo, nella consapevolezza di aver fatto i passi giusti e di avere ormai una carta d’identità remiera a prova di bomba, frutto del lavoro svolto in questi ultimi anni. A “parità di lago” - entrambi i bacini, come scritto, sono considerati i migliori campi gara del globo - quale fattore arriverà a prevalere? La novità o la nobiltà? E quanto conterà la “politica”, che - come in ogni sport - ha un peso che non si vede mai ma poi si sente sempre?

Una cosa è certa: nel 2027 la Canottieri Varese compirà 100 anni. E non viene in mente modo migliore che festeggiare con un mondiale assoluto questo invidiabile traguardo.

Fabio Gandini

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