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Cronaca | 05 novembre 2024, 18:19

Armati di bastone e con il volto coperto: lo scontro tra gli ultras di Varese e Trieste che ha portato a sei arresti e al ferimento anche di una agente di polizia

Emergono nuovi particolari dopo la notizia dei disordini alla fine della gara di basket di domenica scorsa in Friuli. Quattro i supporter biancorossi in manette. In ospedale anche due tifosi triestini

Gli scontri in un video pubblicato da Il Piccolo di Trieste

Gli scontri in un video pubblicato da Il Piccolo di Trieste

Nella mattinata di oggi, gli agenti della Polizia di Stato delle Questure di Varese e di Trieste hanno tratto in arresto differito sei persone, quattro di Varese e due di Trieste, individuate quali partecipanti agli scontri occorsi in occasione della partita di basket dello scorso 3 novembre (leggi QUI).

In questa occasione, circa dieci minuti prima della conclusione dell’incontro, i supporter varesini hanno abbandonato il palazzetto, allontanandosi dall’impianto sportivo vigilati dagli agenti in divisa.

Tuttavia, terminata la partita, a deflusso in atto, i tifosi varesini, armati di bastoni e travisati in volto, hanno fatto ritorno all’esterno del palazzetto, venendo a contatto con alcuni tifosi triestini e col personale di Polizia impiegato nel servizio di ordine pubblico.

Nella circostanza componenti delle opposte frange ultras hanno ingaggiato violenti scontri, colpendosi con bastoni ed aste di bandiera. A causa di ciò due tifosi triestini ed una agente di Polizia hanno riportato ferite.

A seguito del tempestivo ed accurato lavoro d’indagine svolto dalle DIGOS delle Questure di Varese e Trieste, si è potuti arrivare all’identificazione dei responsabili dei fatti delittuosi, e questa mattina, in forza alla normativa vigente che consente in tali casi l’arresto in flagranza differita, gli stessi sono stati tratti in arresto. L’udienza di convalida per i quattro ultras varesini è prevista per domani, presso il Tribunale di Varese. A carico degli arrestati verranno emessi altresì provvedimenti DASPO.

Sono in corso ulteriori attività d’indagine per l’identificazione di tutti gli autori delle condotte violente.

Comunicato Stampa

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