L’attesa per l’annunciato rimpasto di giunta a Busto Arsizio si è fatta lunga, lunghissima. Ci si aspettava un “ritocco” all’esecutivo del sindaco Emanuele Antonelli poco dopo le elezioni europee di giugno. Ebbene, tre mesi più tardi le segreterie dei partiti stanno ancora discutendo della questione.
E non quelle cittadine. Il caso, infatti, è finito sul tavolo provinciale e persino regionale di Fratelli d’Italia (che “reclama” un secondo assessore) e Lega (che prova a difendere i suoi tre rappresentanti nell’esecutivo).
E mentre gli occhi sono puntati sui due partiti, negli ultimi giorni è aumentato il fermento anche all’interno della lista Antonelli, dove è spuntata l’ipotesi di due avvicendamenti.
Cresce il nervosismo
La partita del rimpasto si è aperta perché Fratelli d’Italia ha chiesto un riposizionamento degli assessori più “in linea” con l’assetto assunto dal Consiglio comunale dopo il passaggio tra le proprie fila dell’ex leghista Massimo Rogora.
La Lega, chiamata a sacrificare uno dei suoi tre rappresentanti, ha spedito la patata bollente prima ai piani provinciali e poi a quelli regionali. E quello che sembrava un mero tentativo di prendere tempo (con la consapevolezza di dover cedere dopo l’estate) si è trasformata in una convinta resistenza da parte del Carroccio.
Al punto che, negli ultimi giorni, sembrava più probabile che alla fine la Lega sarebbe riuscita a mantenere tre rappresentanti in giunta. Sulle trattative irrompono le parole di Antonelli, che oggi sulle pagine della Prealpina ha “invitato” Andrea Cassani a «occuparsi di Gallarate» e a «non permettersi di entrare in questioni che non lo riguardano». Non fosse che Cassani, oltre a essere il sindaco della città dei due galli, è il segretario provinciale della Lega. Ma per Antonelli, che si dice «sorpreso e deluso dal suo comportamento», «ha dimostrato di non saper gestire la partita».
FdI, due assessori oppure deleghe pesanti
Parole che non rasserenano il clima in vista del nuovo – e risolutivo? – incontro atteso a Roma tra il referente regionale di FdI Carlo Maccari e l’omologo leghista Fabrizio Cecchetti, entrambi deputati. Al pari del presidente del circolo provinciale di Varese dei “Fratelli”, Andrea Pellicini. Chissà che non possa partecipare anche lui al confronto.
In ogni caso, la richiesta dei meloniani rimane quella di avere due assessori. Se la spuntassero, i nomi in auge sono quelle dei consiglieri comunali Luca Folegani (da sempre in pole position) e Claudia Cozzi. Ma una “promozione” in contemporanea di entrambi gli eletti in assise non è scontata. Mentre pare ormai non in discussione l’uscita dell’attuale delegata alle Politiche educative Daniela Cerana. E la Lega sarebbe chiamata a decidere chi dovrà cedere il posto tra la vicesindaco Manuela Maffioli, Paola Reguzzoni e Giorgio Mariani.
Se, invece, alla fine ottenessero un solo assessore, anche per una questione di quote rosa è probabile l’ingresso in giunta di Cozzi, con Folegani che potrebbe doversi accontentare di un ruolo da consigliere delegato. Ma, a quel punto, tutte le materie di competenza degli assessori verrebbero messe in discussione. E FdI chiederebbe deleghe “pesanti”. Non è escluso che tra queste possa esserci anche quell’urbanistica che l’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri aveva chiesto pubblicamente rimanesse al Carroccio.
C’è poi la questione del vicesindaco. Il ruolo non è stato richiesto da FdI, tanto che tra le possibilità c’è anche quella che passi a un esponente della lista civica. Anche di questo discuteranno i partiti ai piani superiori.
Difficile, a questo punto, fare previsioni. L’impressione è che Fratelli d’Italia voglia chiudere la partita entro questa settimana, così da avere il quadro definito prima del Consiglio comunale del 26 settembre.
Senza dimenticare, però, che tre giorni dopo si terranno le elezioni provinciali (i timori di qualche sgambetto da parte di consiglieri rimasti delusi potrebbe portare a valutare un ulteriore rinvio, al momento non previsto).
La civica riflette
Gli occhi sono tutti puntati sulle trattative che da Busto si sono spostate al regionale. Nel frattempo, però, anche all’interno della lista civica per Antonelli sindaco qualcosa si muove.
Da qualche tempo viene ormai dato per probabilissimo l’avvicendamento tra Maurizio Artusa, in uscita, e il consigliere comunale Matteo Sabba.
L’intenzione del primo cittadino sembrava quella di limitare a un solo cambio le novità nella compagine che porta il proprio nome.
Negli ultimi giorni, però, si è iniziato a discutere della possibilità di operare due sostituzioni, con un ulteriore nuovo ingresso nella squadra di governo al posto di uno tra Mario Cislaghi e Salvatore Loschiavo. La posizione di quest’ultimo sembra la meno salda tra le due, se quella che per ora è un’idea di cui si sta ancora parlando prendesse davvero quota.
C’è fermento nella civica, anche per via delle sue diverse “anime”. Dal capogruppo Marco Lanza, espressione dell’associazione Libertas, ai consiglieri che non hanno un riferimento politico, come Alex Gorletta, fino a qualche tempo fa (ma non oggi) dato come “papabile” assessore. Accontentare visioni e richieste di tutto il gruppo – oggi con il rimpasto e tra qualche mese quando si riparlerà di società partecipate – non sarà semplice.