Colpo di scena inaspettato nel progetto di riqualificazione dell'ex Aermacchi a Varese: Paolo Orrigoni, in un post sulla sua pagina Facebook pieno di delusione, ha annunciato che si prenderà tempo fino alla prossima settimana per «capire se l’ex Aermacchi a Varese rimarrà un ammasso di macerie o meno».
Cosa è successo? L'imprenditore varesino, protagonista della gigantesca riqualificazione dell'area (dove, tra le altre opere, dovrebbero sorgere strutture sportive, aree verdi e un supermercato, con i finanziatori che avevano già accettato modifiche anche importanti), ha ricevuto da Roma una comunicazione del Ministero della Cultura (e, nel particolare, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio) che blocca una parte importante del progetto (a quanto pare il 25%).
Un fulmine a ciel sereno per un'area abbandonata da decenni proprio quando, da qualche mese, erano finalmente potute cominciare le opere di bonifica e demolizione.
«Dopo anni che nn scrivo nulla su FB - ha esordito Orrigoni sul suo profilo social - oggi faccio una dovuta eccezione. Condivido un pensiero….triste. Lavori anni per cercare di costruire un progetto super interessante e moderno per recuperare un’area degradata della città, volendo realizzare una struttura sportiva unica da donare ad un’associazione cittadina, ottieni anche una prima approvazione e quindi inizi a bonificare e demolire e intanto fai domanda per il permesso di costruire…».
E qui la sorpresa: «Dopo oltre 6 mesi di assoluto silenzio (vedete le date di protocollo iniziali) - continua l'imprenditore - arriva la risposta: abbiamo scherzato non ci piace quello che volete fare. Alla fine ce la fanno sempre a farti cambiare idea».
Infine l'amara conclusione: «Ci prendiamo il weekend per pensarci, poi vedremo se l’ex Aermacchi a Varese rimarrà un ammasso di macerie o meno...».
Lunedì, da quanto appreso da VareseNoi, è previsto un incontro d'urgenza tra l'amministrazione e gli imprenditori che hanno finanziato il progetto, tra cui ovviamente lo stesso Orrigoni.