Sport, passione e divertimento oggi all’open day dello Schiavone Team Lab che si è tenuto a Villa Mylius a Varese. Attorniati dai maestri, bimbi e ragazzi dai 5 ai 18 anni si sono divertiti con giochi a tema tennistico e mini-partite in quello che è stato il primo passo ufficiale varesino della “squadra” capitanata dall’ex campionessa Francesca Schiavone, pronta a riaprire (a settembre) la sua accademia presso il riqualificato centro Le Bettole.
Francesca, quale sarà il suo ruolo all'interno dell'accademia di tennis?
«Sicuramente metterò tutta l'esperienza acquisita in questi 30 anni di tennis, sia all'estero, sia in Italia. Sono felicissima di essere a Varese: sarà la nostra prima base importante, nella quale i bambini potranno imparare il sistema che abbiamo costruito noi, ossia io, Lorenzo Frigerio, Fabio Cibien e Sergio Bugata, ovvero lo "Schiavone Team Lab". Da settembre i corsi saranno anche per gli adulti: la passione del tennis è esplosa e siamo quindi pronti per offrirvi il massimo del divertimento e dell'entusiasmo che abbiamo».
Perché il vostro percorso varesino inizia dai più piccoli?
«Perché lo sport fa bene, è disciplina e insegna tante cose: i valori della vita, il rispetto e la coordinazione del proprio corpo. Intendo tutti gli sport, non solo il tennis: se scelgo di insegnare il tennis è perché sono parte di questo sport e penso che sia una sfida bellissima per ciascun bambino, che poi prenderà le sue scelte e sceglierà cosa fare. L'importante è praticare un'attività sportiva».
Qual è stata, finora, la risposta della città e dei varesini?
«Buona, per questo oggi abbiamo organizzato l'open day. Abbiamo registrato il tutto esaurito e i bambini sono contenti. C'è chi fa più fatica e rimane con i suoi genitori e chi invece riesce a staccarsi e a godersi questa giornata e i nuovi insegnamenti che noi gli impartiamo. In generale siamo entrati in punta di piedi: sappiamo quello che stiamo per proporre e stiamo lavorando tanto per costruire il servizio che vogliamo dare, con entusiasmo ed energia. Questi sono gli elementi fondamentali del nostro "Schiavone Team Lab"».
Jannik Sinner numero uno al mondo: un suo giudizio?
«Jannik è straordinario, è un grande esempio di vita, soprattutto per i bimbi. È un ragazzo che possiede disciplina, ordine, sa esattamente quale sia la sua strada e la sua passione. Ama fare fatica, affrontare tutte le situazioni in cui deve spingersi oltre i propri limiti, continuando a lavorare e giocare. Ricordiamoci che il tennis non è solo un valore, ma un lavoro e anche un gioco».
Il tennis, quindi, è in crescita?
«Sì, è in crescita, è esploso. Sta ottenendo numeri straordinari grazie a Jannik ma anche a Jasmine Paolini e a tutto l'intero sistema che sta funzionando. È una soddisfazione stare davanti alla televisione e vedere un match di un giocatore italiano: è come veder giocare la nazionale di calcio, o assistere ai mondiali o alle olimpiadi».