Acqua non potabile in tutta Cocquio Trevisago da lunedì 27 maggio come stabilito da un'ordinanza firmata dal sindaco Danilo Centrella su indicazione di Ats Insubria che analizzando la falda della colonnina di Contrada Intelo ha rilevato la presenza del batterio Escherichia Coli.
«Una misura prudenziale - commenta il primo cittadino - in attesa dei risultati che arriveranno oggi, 28 maggio, delle analisi svolte su tutto il paese».
L'acqua al momento in tutta Cocquio Trevisago non si può utilizzare né per usi alimentari neanche previa bollitura, né per l'igiene orale, mentre può essere utilizzata per quella personale.
Alfa ha provveduto ad effettuare nuovi prelievi i cui risultato saranno noti nella giornata di martedì. Qualora fossero negativi, il Comune è pronto a ritirare l'ordinanza.
Nel frattempo, in questa fase di "emergenza", Alfa ha fatto arrivare in paese una cisterna di acqua potabile che è stata posta in centro, mentre un'altra è stata messa a disposizione dell'Istituto Sacra Famiglia che ospita persone disabili.
La Croce Rossa con il supporto della Protezione Civile e di un gruppo di volontari ha fatto distribuire bottiglie di acqua destinate ai cittadini per le vie di Cocquio Trevisago.