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Varese | 14 maggio 2024, 14:59

Nove detenuti dei Miogni in visita alla mostra di Ravo a Masnago

La delegazione ha fatto visita questa mattina all'esposizione artistica dal titolo “img2img- Pittura, copia e Intelligenza artificiale”. La direttrice Carla Santandrea: «Un'iniziativa particolare e innovativa. Insegnare la bellezza è importante»

Nove detenuti dei Miogni in visita alla mostra di Ravo a Masnago

Nella giornata di oggi, martedì 14 maggio, un gruppo di 9 detenuti (4 ammessi alla semilibertà, 5 al lavoro all’esterno) si è recato in visita al Museo Civico di Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago di Varese per visitare la mostra dell’artista Andrea “Ravo” Mattoni, dal titolo “img2img- Pittura, copia e Intelligenza artificiale”.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura del Comune di Varese , guidato dall'assessore Enzo La Forgia e la Direzione della Casa Circondariale.  Erano presenti per la prefettura il Capo di Gabinetto Gerardo Corvatta, l’assessore alla Cultura e la responsabile dei Musei Civici del Comune di Varese Valeria Marinoni.

L’artista Andrea Ravo Mattoni ed il stuo staff composto da Andrea Ceresa e Monica Guadalupi Morotti, curatori della mostra, hanno accompagnato i detenuti in un percorso immersivo e coinvolgente. L’artista ha anche illustrato il suo percorso di vita e come caparbiamente, nonostante le difficoltà che la vita pone, si possano raggiungere obiettivi importanti, con passione e impegno.

Hanno accompagnato la visita la Direttrice Carla Santandrea, i Funzionari Pedagogici Domenico Grieco e Serena Pirrello e il Cappellano Don Giuseppe Pellegatta.

«L’iniziativa - sottolinea la direttrice Carla Santandrea - è stata sicuramente particolare e innovativa. Ravo ci ha trascinati nel suo mondo fatto di bellezza e colore, in un percorso espositivo in cui l’arte si mescola all’intelligenza artificiale. La sua Street Art ha creato un ponte tra l’arte museale e la strada, insegnando la bellezza alla gente. Proprio questa possibilità di portare una rappresentanza di detenuti a conoscere una forma particolare della bellezza ha suscitato in loro grande interesse e coinvolgimento. Ringrazio l’Assessore alla Cultura, i Responsabili del Museo, l’Artista ed il suo staff per questa opportunità così arricchente».

Redazione

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