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Economia | 07 maggio 2024, 15:04

Pasta, che passione! L'alimento made in Italy alla conquista del mondo

Quando si pensa al piatto tipico tradizionale e iconico dell'Italia la mente vola subito alla pasta. Nel Belpaese infatti si consumano all'anno circa 23,1 kg a testa di pasta, mentre la produzione totale annua si attesta a 3,890.467 tonnellate di prodotto.

Pasta, che passione! L'alimento made in Italy alla conquista del mondo

Quando si pensa al piatto tipico tradizionale e iconico dell'Italia la mente vola subito alla pasta. Nel Belpaese infatti si consumano all'anno circa 23,1 kg a testa di pasta, mentre la produzione totale annua si attesta a 3,890.467 tonnellate di prodotto.

Un prodotto talmente apprezzato che ha varcato i confini nazionali e ha conquistato i mercati di tutto il mondo. Al secondo posto per consumo di pasta troviamo gli Stati Uniti, dove la pasta arrivò grazie ai primi migranti europei. Si dice che anche il presidente Thomas Jefferson ne fosse un gran consumatore e oggi l'industria della pasta negli States è particolarmente florida.

Sempre ai migranti si deve la diffusione della pasta anche in Argentina, dove vanno fortissimo ravioli, fusilli, spaghetti, gnocchi e agnolotti conditi da altri prodotti tipici italiani come il pomodoro, la besciamella, il burro e l'olio.

Un po' a sorpresa anche l'Iran, paese fortemente tradizionalista, è un gran consumatore di pasta che sta quasi spodestando il riso, piatto tipico della tradizione iraniana. La pasta, piatto simbolo della tradizione occidentale, viene rivisitata sulla base di ricette iraniane e uno degli esempi più lampanti è rappresentato dai cosiddetti maccheroni persiani, conditi da carne fritta tritata.

Il Canada è un paese che ospita molte culture, anche da un punto di vista gastronomico, quindi non sorprende che la pasta sia tra i prodotti più consumati.

Dando uno sguardo in Europa, la pasta risulta un piatto molto apprezzato anche nel Vecchio Continente. In Francia, ad esempio, la pasta è sbarcata nel XVIII secolo, quando iniziò a diffondersi soprattutto nel sud del paese. Oggi i cugini francesi consumano a testa mediamente 8,3 kg di pasta all'anno.

Come dimostrano questi numeri la pasta è un piatto amatissimo nel mondo a tutte le latitudini ma, con un pizzico di orgoglio, possiamo dire che nessuno la sa cucinare come noi italiani. I tantissimi turisti che ogni anno si recano in Italia lo fanno sicuramente per visitare le bellezze naturali e le attrattive turistiche, ma anche per gustare le prelibatezze culinarie tipicamente made in Italy, come appunto la pasta.

Ecco perché aprire un pastificio è un'ottima idea per chi sta pensando di lanciarsi in una nuova attività. La concorrenza sicuramente è alta, ma questo non deve spaventare poiché il mercato è molto ampio e variegato e offre notevoli opportunità.

L'importante è crearsi una clientela variegata, dalle tavole calde ai supermercati fino ai ristoranti, così da poter incrementare i numeri della propria attività. Oltre ad avere una clientela ampia e diversificata bisogna naturalmente proporre un prodotto di qualità per differenziarsi dalla concorrenza. Un prodotto di qualità giustifica anche prezzi più alti, poiché l'obiettivo è offrire un'esperienza culinaria indimenticabile al cliente finale.

Bisogna poi informarsi sull'iter burocratico e sulle spese da affrontare ed è consigliabile farsi seguire da professionisti del settore che sappiano occuparsi di tutte le faccende di natura burocratica e amministrativa.

Richy Garino

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