Oggi, in qualsiasi ambito, l’utilizzo di dispositivi elettronici fa parte della normalità. Si tratta di apparecchi e macchinari che al loro interno contengono diversi componenti. Fra questi ultimi, un ruolo di cruciale importanza è rappresentato dai controlli per dispositivi elettronici, ovvero schede elettroniche che sovraintendono a tutti i compiti del dispositivo e ne gestiscono praticamente in toto il funzionamento.
Come facilmente si può immaginare, le schede elettroniche, che visivamente possono apparire molto simili fra loro, sono in realtà molto diverse l’una dall’altra a seconda delle funzioni che devono controllare.
Ogni scheda elettronica, in effetti, ha le sue peculiari caratteristiche dal momento che viene realizzata per gestire uno specifico dispositivo, anche se del medesimo tipo. In altri termini, un controllo elettronico per un tipo di forno può essere molto diverso da quello che sarà inserito in un altro. E questo vale in buona sostanza per tutti i dispositivi elettronici.
Come facilmente si può intuire, per la progettazione e la produzione delle schede elettroniche è necessario rivolgersi ad aziende specializzate, come per esempio Gicar srl, importante realtà del settore, conosciuta in tutta Europa; per approfondimenti sui servizi e sui prodotti offerti si può consultare la pagina www.gicarsrl.com scegliendo la sezione di proprio interesse.
Cosa sono i controlli per dispositivi elettronici?
I controlli per dispositivi elettronici, più sinteticamente indicati con l’espressione “schede elettroniche”, rappresentano nella pratica il cervello di apparecchi e macchinari, a partire dai più comuni come le macchine da caffè, le lavatrici, le smart tv, le lavastoviglie ecc., fino ad arrivare a quelli che vengono utilizzati per la gestione di processi industriali decisamente complessi e avanzati tecnologicamente.
Senza scendere in particolari, i controlli per dispositivi elettronici sono un insieme costituito da un circuito stampato caratterizzato dalla presenza di piste di rame che mettono in connessione diversi componenti elettronici quali relè, transistor, diodi, induttori e via discorrendo.
Dietro a ogni scheda elettronica c’è un lavoro di progettazione decisamente sofisticato in cui risultano fondamentali l’infinitesimale precisione, la qualità dei materiali utilizzati e l’affidabilità dell’azienda a cui è affidato il progetto.
Quali sono i compiti svolti dai controlli per i dispositivi elettronici?
Per rendere un’idea dei “compiti” svolti dalle schede elettroniche possiamo fare riferimento alle grandezze che esse sono in grado di controllare, come per esempio quelle fluidiche, quelle fisiche, quelle elettriche ecc.
Esistono per esempio schede in grado di gestire il livello, la portata o il volume di un liquido. Si può per esempio abbinare una scheda elettronica a un sensore di livello e a una pompa; ciò ci darà la possibilità di controllare in modo automatico il livello di un liquido in un serbatoio. Qualora il sensore rilevi un livello di liquido troppo basso, la pompa sarà attivata in modo automatico per ripristinare il livello corretto nel serbatoio. È quindi la scheda elettronica che “decide” come e per quanto debbano funzionare determinati meccanismi.
Un ragionamento analogo lo si può fare anche per grandezze fisiche come la pressione, la temperatura, l’umidità ecc. È la scheda elettronica che, opportunamente configurata, decide di attivare o disattivare un determinato macchinario in base al livello di temperatura raggiunto (per esempio un forno ventilato) oppure un irrigatore (quando viene rilevato un certo tasso di umidità ecc.).
In sostanza, in qualsiasi apparecchio elettronico, la presenza delle schede elettroniche automatizza una serie di processi che sarebbe impossibile o comunque difficoltoso o particolarmente oneroso gestire con modalità del tutto manuali.
Richy Garino