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Busto Arsizio | 20 aprile 2024, 13:17

Disabilità e sessualità senza tabù: «Abbiamo varcato un confine»

Si è tenuto questa mattina ai Molini Marzoli il convegno conclusivo del progetto “L’amore oltre…” con testimonianze di adulti e ragazzi sul lavoro svolto nei mesi precedenti

Disabilità e sessualità senza tabù: «Abbiamo varcato un confine»

«Questo vuole essere un convegno di chiusura di un percorso durato mesi che riguarda un lavoro con famiglie e ragazzi rispetto all’affettività e la sessualità». Così l’assessore all’Inclusione Sociale Paola Reguzzoni ha introdotto l’argomento della mattina ai Molini Marzoli, dedicata alle persone con disabilità, dopo la canzone  suonata da Diego Barbati, scritta insieme ai ragazzi del C.D.D. Belotti.

«L’affettività fa parte delle nostre vite e anche delle loro. Questo è un modo non solo per i genitori di imparare a gestire i vari transiti dell’età, ma anche per chi non ha in famiglia un ragazzo speciale ma qualcuno che si deve confrontare con loro nelle attività sociale e quindi imparare il loro linguaggio - ha continuato l’assessore - Dico spesso che mi piacerebbe portare più eventi fuori dalle loro mura e vedere più partecipazione di chi non ha queste situazioni in casa, ma perché la comunità cittadina tutta è la loro casa».

Poi spazio alle testimonianze, partendo dalle psicologhe che hanno affiancato ragazzi e famiglie nel percorso, Marta Brusco, Gaia Gadda e Federica Dondi: «Abbiamo fatto dei gruppi di parola, che sono un'occasione di confronto».

Seguite da quella di Simona Lamperti, presidente di Progetto Fantasia, che ha fatto un resoconto sul percorso: «I "miei" genitori hanno chiesto più incontri sia per loro, perché a volte si fa fatica a parlare di queste tematiche in famiglia, sia per i ragazzi, perché ormai sono un gruppo e perché li stiamo portando all’esterno a conoscere diverse realtà: quando si sta a contatto con altre persone c’è la necessità di essere guidati».

«Ringrazio l’assessorato per l’opportunità - ha proseguito - perché ci ha permesso di varcare un confine, che altrimenti non sarebbe stato varcato, tutti insieme». Anche il fratello, Marco Lamperti, ha portato la sua testimonianza come ragazzo con disabilità fidanzato da tre anni.

Sono seguiti gli interventi di Laura Bignami vicepresidente di Anffass Busto Arsizio, Cristina Acquistapace suora laica, Lorena Chiesa e Simone Sciarrini sposini da un anno, Roberta Terruzzi coordinatrice della cooperativa “Il Battello”, Simona Anedda e Claudio Bottan, Marco Beniamino Lamperti e Isabella Rogora della casa famiglia villa Comerio gestita da Codess, Sara Gornati assistente sociale, coordinatrice del Cse e progetto 98, Paola Andreani consulente legale, diritto civile e diritto di famiglia, Maximiliano Ulivieri diversity manager del comune di Bologna e fondatore del Lovegiver Odv, Raffaella Fontana arteterapeuta e Barbara Murrighili psicologo clinico, psicoterapeuta, psicodrammatista. Presente nella sala Tramogge anche il consigliere comunale Alessandro Albani. 

Michela Scandroglio

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