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Busto Arsizio | 10 aprile 2024, 14:30

Uno spettacolo per trasformare la sala d’attesa di Aias: «Diventerà un luogo accogliente e di aggregazione»

L’associazione di Busto, da quasi sessant’anni un riferimento nella riabilitazione di bambini e ragazzi con patologie neuropsichiatriche e neuromotorie, è in procinto di ristrutturare gli spazi del centro di via Alba, all’insegna della multifunzionalità e della socialità. Per finanziare il progetto, il sodalizio organizza “Love for Live”, uno spettacolo inclusivo con tante forme d’arte in programma il 10 maggio al teatro Manzoni

Uno spettacolo per trasformare la sala d’attesa di Aias: «Diventerà un luogo accogliente e di aggregazione»

Aias si rinnova. L’associazione di Busto, da quasi sessant’anni un riferimento nella riabilitazione di bambini e ragazzi con patologie neuropsichiatriche e neuromotorie gravi, è in procinto di ristrutturare la sala d’attesa del centro di via Alba. L’obiettivo permetterà di trasformare gli attuali spazi in un ambiente multifunzionale e accogliente.
Per finanziare il progetto – che richiederà un investimento da 35/40mila euro – il sodalizio organizza “Aiassieme – L’Evento: Love for Live”, uno spettacolo inclusivo con tante forme d’arte. Appuntamento venerdì 10 maggio, alle 21, al teatro Manzoni: sul palco, fianco a fianco, artisti professionisti, dilettanti e ragazzi con disabilità.

Non più una semplice sala d’attesa

Sono almeno 1.600 i pazienti che ogni anno passano dalla sede di via Alba, per terapie ripetute due o tre volte la settimana. Tante le ore che i familiari devono trascorrere nella sala di attesa: l’idea è quella di trasformare quest’area in un luogo di bellezza e aggregazione, accogliente e rassicurante.
«Non solo un posto dove gli accompagnatori aspettano che figli o nipoti facciano le terapie, ma anche uno spazio dove è piacevole stare», spiega il presidente di Aias Franco Castiglioni.

Uno spazio in cui i più piccoli potranno giocare, i ragazzi studiare e i genitori lavorare. Ci si potrà anche incontrare in modo riservato e utilizzare un’area dedicata all’allattamento. Nei giorni in cui non è prevista l’attività clinica e riabilitativa, la sala sarà convertibile a luogo di incontro per operatori e cittadinanza ma anche per fare festa con gli amici dell’associazione. A questo scopo, sarà dotata di attrezzature tecnologiche preinstallate.

«Se condiviso, il percorso è più semplice»

«Non è una ciliegina sulla torta – precisa l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni –. La sala d’attesa diventa il luogo in cui un genitore può lavorare ma soprattutto incontrare altri genitori e creare rapporti di auto-aiuto in questo interminabile percorso. Se condivisa con altri, questa lunga strada è leggermente più semplice».

Riduttivo, dunque, parlare di semplice sala d’attesa: «Sarà un momento di condivisione e supporto. Anche questa è una forma di attenzione da parte di Aias, che prende in carico tutta la famiglia e non solo il ragazzo».

Lo spettacolo

Per centrare al più presto l’obiettivo, è in fase di preparazione “Love for Life”. Non è la prima volta che l’associazione organizza eventi di questo tipo, ma in questo caso si stanno facendo le cose in grande. «Tanta gente ha voluto darci una mano. Sarà una serata da ricordare», assicura Castiglioni.
Parteciperanno l’orchestra StradiVari diretta dal maestro Fabio Gallazzi, il corpo di ballo Angeli sulle Punte, Gruppo Teatro Tempo e potranno esserci altre sorprese.

«Uno degli obiettivi è l’inclusione e infatti gli artisti si esibiranno insieme a ragazzi dilettanti, alcuni dei quali con disabilità, senza distinzioni», anticipa Castiglioni.
La conduzione della serata è affidata a Danilo Lamperti: «Avremo un cast di qualità e uno spettacolo inclusivo sotto tutti gli aspetti, anche nelle forme d’arte – racconta –. Danza, musica, canto, recitazione. Abbiamo costruito un programma d’impatto a sostegno di uno scopo importante».

Con una chicca: «Per la prima volta verrà eseguita con un’orchestra la canzone d’amore bustocca scritta da Ginetto Grilli», rivela il medico-cantante Umberto Rosanna.

Patrocini e sponsor

L’appuntamento è patrocinato dall’amministrazione (che in tempi rapidi ha trovato una nuova location dopo l’inagibilità del teatro Sociale) e dal Lions Club Busto Arsizio Host e sostenuto dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto.

Importante anche il sostegno degli sponsor, in particolare di Paglini Store e Istituto San Carlo.
«Con Aias c’è una collaborazione in atto – dice l’amministratore delegato del San Carlo, Sara Tosi –. Quando intercettiamo un bisogno, invitiamo a rivolgersi all’associazione, che può offrire il servizio migliore nell’interesse della famiglia e della fragilità. Questo fare rete ci permette di far crescere il territorio». Un aspetto evidenziato e apprezzato anche dall’assessore Reguzzoni.

Circa 650 i posti disponibili per lo spettacolo. I biglietti si possono acquistare presso Aias e Istituto San Carlo con un’offerta libera a partire da 15 euro.

Riccardo Canetta

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