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Territorio | 09 aprile 2024, 17:41

Le Penne Nere hanno reso l’ultimo commosso tributo a Giampaolo Canavesi

Questa mattina la chiesa di Solbiate si è riempita delle voci dei tantissimi Alpini che hanno voluto salutare il loro compagno che ha posato lo zaino a terra. Montalto: «Grazie per tutto quello che hai fatto e buon viaggio; però voglio farti un appunto: sei andato via troppo presto»

Le Penne Nere hanno reso l’ultimo commosso tributo a Giampaolo Canavesi

Ad accompagnare nel suo ultimo viaggio Giampaolo Canavesi sono state le voci dei suoi compagni Alpini, che anche in occasione di questo toccante saluto hanno voluto essergli a fianco ed esprimergli il loro profondo affetto e rispetto.
La chiesa di Sant'Antonino Martire a Solbiate Olona, infatti, si è riempita di Penne Nere, per ringraziare e dire arrivederci ad un uomo che, con le sue opere e il suo esempio, ha fatto tanto per moltissime persone, e che hanno voluto accompagnare la cerimonia con i canti tradizionali a cui era tanto affezionato eseguiti dal coro dell’Ana di Varese

«Quando c’erano i discorsi alle varie manifestazioni alle quali abbiamo partecipato scherzavi dicendo che per gli Alpini i discorsi sono un po’ come i debiti, prima finiscono meglio è – ha raccontato alla fine della cerimonia il presidente dell’Ana Varese Franco Montalto – per questo cercherò di essere breve, come avresti voluto.
Voglio solo ringraziarti per quello che sei stato per il gruppo, per l’apporto che hai dato alla sezione e all’Associazione; grazie di cuore, veramente, per tutto quello che hai fatto. Anche quando sei andato a Rossosch in Russia per l’asilo, in quello che era stato un teatro di guerra - ha proseguito Montalto - hai dimostrato anche lì quello che era il tuo amore per la Patria, per l’Associazione e per gli Alpini; un giorno mi dicesti: “il buon Dio ha voluto forse che i miei figli fossero solo i bambini di Rossosch”, e forse è veramente così. Grazie per tutto e buon viaggio; però voglio farti un appunto: sei andato via troppo presto».

Un sentimento condiviso dai tantissimi esponenti dell’Associazione Nazionale Alpini, dai rappresentanti dei vari gruppi presenti oggi a Solbiate e dei membri dell’Unità di Protezione Civile di cui faceva parte, che hanno voluto schierarsi commossi sull’attenti per ringraziare e dare un ultimo saluto al loro compagno che ha smesso di marciare e ha posato lo zaino a terra per l’ultima volta. La preghiera dell'Alpino è stata letta dal capogruppo di Busto Mauro Airaghi.

«Porto qui oggi alla tua famiglia le condoglianze del presidente nazionale Sebastiano Favaro – ha concluso il consigliere nazionale dell’Associazione Alpini Severino Bassanese – e il suo ringraziamento per tutto quello che hai fatto, anche per la tua opera in terra di Russia, come ponte di pace tra due nazioni che si erano combattute aspramente in quella che fu un’esperienza tragica per il gruppo Alpino.
Ti ho incontrato quando siamo stati insieme qualche giorno in Abruzzo, un’altra terra martoriata, e anche lì ho conosciuto il tuo modo di essere Alpino, con la A maiuscola; io credo che nel cammino che hai intrapreso, proseguendo sui sentieri delle montagne del Signore, porterai delle ottime credenziali». 

Loretta Girola

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