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Varese | 07 aprile 2024, 08:35

Una sfida a cielo aperto per la scuola Tallachini di Masnago

La scuola di via Amendola vuole creare uno spazio esterno che possa essere ambiente e "palestra" di vita. «Si tratta di uno spazio all'avanguardia pensato per lo svolgimento di attività strutturali e libere dove i bambini possano stimolare i cinque sensi e costruire relazioni tra di loro»

Una sfida a cielo aperto per la scuola Tallachini di Masnago

Quando l'ambiente esterno si rileva una preziosa risorsa educativa. La scuola Tallachini di via Amendola a Masnago, e le persone che la vivono, credono fermamente nel valore del tempo trascorso all'aria aperta, che consente ai bambini di fare esperienze di crescita, scoperte e sperimentazioni. Poter lavorare all'esterno non è solo gradevole, ma necessario nella formazione dei bimbi. Giocare all'aperto con li sole, la pioggia, la neve, e anche saltare in una semplice pozzanghera, possono diventare esperienze didattiche.

Tra le cose di cui hanno bisogno i bambini vi sono l'aria, la terra, l'acqua, l'erba, le piante e gli animali. Tutto ciò permette di creare legami, empatia, fantasia, creatività, inclusione e tanta voglia di vivere. Proprio come dice Dewei: «L'ambiente naturale è al fonte principale delle stimolazioni sensoriali, quindi, è libertà di esplorare e di giocare con essa attraverso i sensi. E' essenziale per al vita interiore».

Per tutti questi motivi, la scuola Tallachini vuole creare uno spazio esterno che possa essere ambiente e "palestra" di vita. «Si tratta di uno spazio all'avanguardia - pensato per lo svolgimento di attività strutturali e libere - dove i bambini possano stimolare i cinque sensi e costruire relazioni tra di loro».

Il progetto porta al firma di Matteo Zen, che ha già collaborato con la scuola Tallachini nella progettazione del'asilo nido "I Giardino dele Coccole", e dell'architetto Rosemarie Contu, specializzata in arredamenti e materiali certificati. Dopo aver messo in sicurezza la pavimentazione e la via di accesso, sarà creata un'isola dove arrampicarsi dotata di pavimentazione anti-trauma. Ci sarà poi un'isola per le esperienze manipolative provvista di diversi materiali. Un orto da coltivare e una pista per tricicli, dove partire alla sfida del cielo. Naturalmentetutto sarà accessibile a tutti, con un attenzione particolare per l'inclusività.

«Come scuola, abbiamo deciso di investire in tutto ciò per i nostri bambini, per li loro futuro, per li loro benessere fisico, psicologico e sociale. Ma per la nostra sfida a cielo aperto abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti» dice Carlo Bianchi, presidente della Fondazione Tallachini.

L'obiettivo è raccogliere 60.000 euro. La colletta è già partita con il contributo della maestra Laura del Nido che ha devoluto al progetto una donazione a ricordo del suo amato Massimo. Ci sono genitori che si sono già fatti avanti mettendo a disposizione le proprie abilità e competenze. Gil Amici della Fondazione Tallachini stanno creando eventi di raccolta fondi. Serena Benassai, professionista nel settore grafico, ha preparato li materiale di comunicazione.

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