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Busto Arsizio | 22 febbraio 2024, 19:43

Delibera anti-pipì ritirata, Max Rogora punge: «Cane 1-Regolamenti del cavolo 0»

Post ironico dell’esponente di Fratelli d’Italia che contesta nel merito e ancor di più nel metodo il provvedimento, ormai ritirato, proposto dal suo “successore” in giunta Loschiavo: «È mancato il confronto con i consiglieri comunali, ma siamo noi a votare»

Massimo Rogora e il post con il cane

Massimo Rogora e il post con il cane

La delibera anti-pipì dei cani è stata ritirata per evitare che polemiche e divisioni nella maggioranza emergessero nella cornice ufficiale della commissione e del Consiglio comunale (leggi qui).
Da questo punto di vista, la scelta del sindaco Emanuele Antonelli si è rivelata provvidenziale, quantomeno a guardare il post pubblicato oggi dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimo Rogora: «Cane 1- Regolamenti del cavolo 0», il testo, accompagnato dalla foto di un cane che morde una bottiglietta. Quella che i proprietari avrebbero dovuto portare con sé per lavare via l’urina degli animali.

«I miei cani sono d’accordo col post», scherza Rogora, evidentemente pronto a farsi sentire sul punto anche in assise con l’assessore Salvatore Loschiavo (e non sarebbe stata la prima volta), dopo l’accesissima discussione avuta in commissione con il collega Maurizio Artusa sulla delibera per l’affidamento dei servizi di riscossione.

L’esponente di Fratelli d’Italia contesta il provvedimento nel merito e ancor di più nel metodo. «Non l’avrei inserito nel regolamento di Polizia urbana ma al massimo in quello per decoro del centro cittadino – dice –. E poi non vorrei che la norma fosse in contrasto col divieto di gettare l’acqua sul suolo pubblico, visto che ricordo le polemiche di qualche anno fa per la multa ai danni dell’impresa di pulizie che lavò via gli escrementi dei cani».

Inoltre, «con tutte le cose che la Polizia locale è chiamata a far rispettare, non mi sembra il caso di mandarli a cercare chi non ha la bottiglietta. Io non sono per avere un regime comunista».

Ma a Rogora – e non solo a lui – non sono andate giù anche le modalità con cui si è arrivati alla proposta portata in giunta da Loschiavo, di fatto il suo successore come assessore a Sicurezza e Mobilità.
«Non se n’è parlato in maggioranza, è mancato il primo passaggio – obietta –. Si deve ragionare insieme. Lo dico da ex assessore che si rapportava sempre con i consiglieri. Non mi interessa se è stato detto in una chat o in un incontro fra segretari. A votare sono i consiglieri comunali, gli stesse che in questi giorni sono stati contestati dai cittadini per questa norma, così come avviene per le piste ciclabili (tema caro sempre a Loschiavo, ndr). Questa cosa la devono capire tutti gli assessori».

Per Rogora, insomma, «si potevano fare tanti ragionamenti, dall’aumento delle aree cani al test del dna delle feci o anche pensare a delle isole in prato sintetico facilmente lavabili. Ma il ragionamento politico va fatto prima e insieme».
Il consigliere non ha comunque perso la consueta ironia: «Non vorrei – conclude – che abbiano pensato di far andare in giro la gente con la bottiglia d’acqua perché l’anno scorso a causa della siccità il Comune non poteva bagnare le piante…».

Riccardo Canetta

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