«L'ultima uscita dell'assessore regionale al Welfare conferma quanto diceva il 2 maggio scorso, ossia che la sanità lombarda è nell’ anarchia. Una condizione che purtroppo però riguarda innanzitutto la giunta, che oggi annuncia la surreale iniziativa di una tessera sanitaria a punti. Non vogliamo pensare cosa si possa vincere. L'accesso alle tessere a punti di un grande supermercato? L'iscrizione permanente a una lista d'attesa? L'ingresso in quota destra nel consiglio di amministrazione di una struttura sanitaria?
La verità è che da mesi siamo di fronte a una serie di annunci a vuoto. Su temi rilevanti o su ipotesi sorprendenti come questa. Nella vita reale restano invece le liste d'attesa, che arricchiscono alcuni grandi gruppi privati e il gioco dell'ossessiva lottizzazione. Il 23 e 24 febbraio prossimo, nella due giorni di incontri dal titolo “La salute è un diritto”, che si terrà al Pirellone e a palazzo Lombardia, presenteremo tutta un'altra idea di politica sanitaria».
Così il capogruppo del Pd in consiglio regionale Pierfrancesco Majorino e il consigliere regionale Samuele Astuti, a seguito dell’annuncio dell’assessore al Welfare di voler creare una tessera sanitaria a punti.