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Territorio | 06 febbraio 2024, 18:25

Baita degli alpini di Azzio. La lettera aperta del capogruppo Perin al sindaco: «Pronti a rinunciare alla costruzione di una nuova sede»

Dopo l'intervento della minoranza consiliare, a prendere posizione sul prossimo abbattimento della loro sede sono le penne nere: «L'attuale amministrazione comunale ha cercato in tutti i modi di sanare una situazione che parrebbe insanabile, ma non siamo più convinti che la costruzione di una nuova sede sia il percorso migliore per risolvere questa spiacevole situazione»

La sede del gruppo degli alpini di Azzio Orino

La sede del gruppo degli alpini di Azzio Orino

Tiene banco nella piccola Azzio la vicenda del prossimo abbattimento della baita che fa da sede del gruppo degli alpini del paese.

Al comunicato diramato stamattina dalla minoranza consiliare guidata da Arturo Bodini (LEGGI QUI), si aggiunge la lettera aperta scritta al sindaco Davide Vincenti dal capogruppo delle penne nere Misaele Perin.

«Ci terrei a precisare, che l’attuale amministrazione ha cercato in tutti i modi di sanare una situazione che parrebbe insanabile - premette Perin - ringrazio per la solidarietà espressa dal professor Bodini, e per le belle parole dedicate alla nostra associazione; sentimenti che purtroppo non ho mai percepito da parte sua in 25 anni di mia presenza nel gruppo alpini Orino Azzio».

Di seguito, il testo della lettera aperta degli alpini al primo cittadino:

 

«Cordiale Sindaco Davide Vincenti, ti scrivo in merito alla delibera  n. 5 del 27/01/2024 della Giunta Comunale di Azzio con la  quale  prendo atto a malincuore che la nostra sede, Baita Alpina, verrà rimossa; causa una serie di inadempienze insanabili.

Per prima cosa: ti ringrazio per la disponibilità che hai dato sin da subito per risolvere nel migliore dei modi, rassicurando sia me che alcuni associati del Gruppo Alpini, e promettendo che avresti fatto tutto il possibile per ricostruire una sede nuova, migliore, più funzionale e con tutta i requisiti mancanti nella sede attuale.

Non ti nascondo che in un primo momento ero d'accordo e mi sembrava il percorso migliore per risolvere questa spiacevole situazione e avere la possibilità di trovarci con una nuova Baita, piacevole e funzionale.

Ora non sono più tanto convinto, e con me nemmeno gli iscritti del gruppo, di percorrere questa strada per i seguenti motivi:

-        per la costruzione il miglioramento e il mantenimento della sede attuale in questi anni abbiamo investito molte risorse e sforzi (di questo sono riconoscente verso tutti quelli che ci hanno aiutato) che inevitabilmente saranno persi;

-        per noi la baita è sempre stato il punto d’incontro per progettare e realizzare i nostri impegni;

-        per noi andava bene così, negli anni l’abbiamo personalizzata e cucita addosso in base alle nostre esigenze;

-        per noi non era un semplice tetto con 4 pareti;

-        in ultimo, come gruppo e l’associazione che rappresentiamo, preferiamo fare, costruire, aiutare e donare ricevendo il meno possibile.

Alla luce di questi punti, quello che mi preoccupa più di un ipotetica ricostruzione, in questo loco o altrove, riguarda quel gruppo di persone che si sono accanite contro la nostra associazione sin dagli albori dell’installazione della Baita attuale. Per non dare pretesto per continuare a concentrarsi su quello che facciamo e sulle eventuali preziose risorse spese dall’amministrazione.

Come associazione siamo pronti a rinunciare all’ipotesi della ricostruzione della nostra sede e saremmo più che felici che le eventuali risorse vengano utilizzate per altri progetti.

Non vogliamo essere un costo, ma una risorsa per la nostra comunità, anche per quei pochi elementi disfattisti che forse non comprendono cosa animi la nostra associazione.

Sicuramente continueremo a collaborare positivamente con te e con l’amministrazione, sperando di trovare una sistemazione dignitosa tra Azzio e Orino»

Cari saluti

Capogruppo Perin Misaele

           

Redazione

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