Dear Niklas, Erik, Massimo and Hector,
First of all: thank you.
Thank you for choosing Varese, whether it's for its passion, for its story, for last year's victories, for the club or to experience a challenge in an unknown city and in some cases in an unknown country.
Thank you for who you are: real and direct people, professionals athletes who give it all they have.
We are writing these lines to inform you that you have a new and unique opportunity. You know, we fell in love with Devèze, Drolet, Franchini, those who were here before you, because they were not only able to win, but also to put their souls both in victories and in difficult moments. So your chance is to give us some emotions that for someone had stopped with those who preceded you. Let us go down in the history with your names, your passion, your ways of celebrating that we still don't know completely.
Dear Niklas, Erik, Massimo and Hector (but also dear Michele, Filippo, Dennis, Nicolò, Massimo e Lorenzo): let us get excited about you and bring out what you really are, not only as players, but also as unique, special and exceptional people! This is the kind of victory we ask for in the Finals: it’s more important than what could happen on the ice.
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Cari Niklas, Erik, Massimo ed Hector,
innanzitutto vi diciamo grazie.
Grazie per avere scelto Varese per il suo pubblico, per la sua storia, per le vittorie dell'anno scorso, per la società, per la sfida in una città e in alcuni casi in un Paese sconosciuto.
Grazie per come siete: persone vere e dirette, professionisti che danno tutto quello che hanno.
Vi scriviamo queste righe per dirvi che avete un'occasione nuova e unica. Sapete, qui ci siamo innamorati di chi c'era prima di voi come Devèze, Drolet, Franchini... perché oltre a vincere hanno anche messo l'anima nelle vittorie e nei momenti difficili. La vostra possibilità è quella di regalarci emozioni che per qualcuno si sono fermate a chi vi ha preceduto. È quella di farci rimanere nella storia con il vostro nome, con la vostra passione, con la vostra esultanza che ancora non conosciamo fino in fondo.
Cari Niklas, Erik, Massimo ed Hector (ma anche Michele, Filippo, Dennis, Nicolò, Massimo, Lorenzo): fateci emozionare, tirate fuori quello che siete non come giocatori ma come persone uniche, speciali ed eccezionali. Questa è la vittoria che vi chiediamo in queste finali che, per noi, viene prima di quello che accadrà in pista.