Da sempre conosciuto come un Paese noto per il suo rigido controllo burocratico, la Cina ha recentemente rivisto le sue normative sull'accesso al territorio nazionale. Con una mossa del tutto inaspettata, ha introdotto una deroga al visto per periodi brevi, fino a 15 giorni, a favore dei cittadini di sei Paesi europei - Italia, Francia, Germania, Olanda, Spagna - e della Malesia. Questa nuova disposizione è in vigore dal 1° dicembre 2023 e resterà valida fino al 30 novembre 2024.
Come evidenziato da Mao Ning, portavoce del Ministero degli Esteri della Cina, questa iniziativa fa parte di un esperimento governativo che punta a facilitare le interazioni tra i cittadini cinesi e quelli stranieri. L'obiettivo, infatti, è quello di favorire uno sviluppo di elevata qualità e di garantire un'apertura internazionale di alto livello.
La decisione unilaterale della Cina di esentare dal visto i cittadini italiani, francesi, spagnoli, olandesi, tedeschi e malesi apre le porte a viaggi di lavoro, turismo, visite a familiari e amici, o anche solo per motivi di transito, senza il bisogno di un visto formale. Fino a ad oggi, un privilegio simile era stato concesso esclusivamente ai viaggiatori provenienti da Singapore e Brunei.
Tale iniziativa, poi, riflette la volontà della Cina di rafforzare le relazioni con gli altri Paesi, specialmente a seguito della pandemia da Covid-19, che ha drasticamente ridotto il numero degli arrivi internazionali. Nel 2019, infatti, il Paese aveva registrato 977 milioni di arrivi, mentre nei primi sei mesi del 2023, il numero è sceso a soli 8,4 milioni.
Oltre alle recenti modifiche relative ai requisiti d’ingresso, la Cina sta promuovendo, in parallelo, un ambiente più favorevole per le aziende straniere. Il presidente Xi Jinping ha messo in evidenza la necessità di assicurare un quadro legale integrale, trasparente e aperto per le entità straniere, ponendo l’accento sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale e sulla difesa degli interessi legittimi delle imprese internazionali.
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