L’area al confine tra Busto Arsizio e Magnago, deturpata a inizio novembre da una grossa quantità di rifiuti inerti, è stata ripulita.
Di nuovo. Quello del mese scorso, infatti, non era stato un caso isolato. All’inizio dell’anno, in due occasioni ravvicinate qualcuno aveva pensato bene di scaricare di tutto nella stessa zona semi-boschiva, situata poco distante dal termovalorizzatore di Borsano (leggi qui).
Nelle scorse settimane si era aperta un’interlocuzione tra il consigliere delegato al verde e all’ecologia di Busto, Orazio Tallarida, e il suo omologo di Magnago, Emanuele Brunini. Con l’obiettivo di sancire un’alleanza tra i due Comuni per contrastare il ripetersi di questi casi (leggi qui).
Che, ovviamente, si ripercuotono sulle tasche dei cittadini. In questo caso quelli di Busto: «Ripulire l’area comporta un costo non indifferente – spiega con rammarico Tallarida –. Purtroppo la maleducazione e la mancanza di rispetto di qualcuno grava sugli altri cittadini».
L’obiettivo è ora porre un freno a questi episodi o, quantomeno, impedire che rimangano impuniti. Per questo, anticipa il consigliere, «è mia intenzione proporre un incontro tra gli assessori alla sicurezza dei due Comuni al fine di unire e intensificare le forze e dare vita a maggiori controlli».