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Eventi | 03 dicembre 2023, 13:39

VIDEO e FOTO - La Martinella del Broletto a una «grande donna che fa il bene delle donne»

In un Salone Estense gremito è avvenuta questa mattina la consegna della massima onorificenza cittadina a Francesca Angela Rovera, direttrice del Centro di ricerche in Senologia dell'Università degli Studi dell'Insubria e responsabile della Breast Unit di Asst Sette Laghi. Il sindaco Galimberti: «La sua umanità fa la differenza». Coen Porisini: «Ha cambiato la percezione delle pazienti davanti alla cura». Le parole della premiata: «Non c’è solo il bisturi, la persona viene ancora prima»

VIDEO e FOTO - La Martinella del Broletto a una «grande donna che fa il bene delle donne»

“Bellissimo esempio di vita dedicata alla comunità, a beneficio della salute pubblica, sempre al fianco delle donne. Per la straordinaria umanità e illuminata professionalità, alleata preziosa delle associazioni di volontariato nell’opera di prevenzione, ai primi posti del Paese nella diagnosi clinica e nel trattamento chirurgico dei tumori della mammella. Nel suo lavoro quotidiano, ricerca e cura procedono insieme, improntate al rigore scientifico, alla umanizzazione e alla personalizzazione delle cure”.

Con queste motivazioni, questa mattina in un Salone Estense gremito, è stata consegnata la Martinella del Broletto, massima onorificenza della città di Varese, a Francesca Angela Rovera, professoressa ordinaria e direttrice del Centro di ricerche in Senologia dell'Università degli Studi dell'Insubria e responsabile della Breast Unit di Asst Sette Laghi. Succede ai colleghi e a tutti quei soggetti che hanno permesso il funzionamento dell’hub vaccinale della Schiranna, premiati nel 2022.

La Martinella del Broletto, istituita nel 1985 e andata nel corso degli anni a onorare personalità del calibro di Mario Ossola (ex sindaco, il primo a riceverlo), Giuseppe Zamberletti e Salvatore Furia, va quest’anno a «una grande donna che fa il bene delle donne», per usare le parole di Adele Patrini, presidente di CAOS, una delle tante associazioni che collaborano con la Breast Unit diretta dalla dottoressa Rovera.

Se oggi Varese e il suo ospedale sono un’eccellenza nel campo della senologia, se oggi la Breast Unit è un’entità capace di racchiudere al suo interno decine di professionalità di diversi campi, in grado di fornire risposte di cura multidisciplinari alle ammalate e di non lasciarle mai sole, se oggi «le donne sanno dove trovare un aiuto», è grazie a lei.

«La motivazione del premio - ha detto il sindaco di Varese Davide Galimberti - non arriva dalla giunta comunale, ma da una paziente. Arriva dal sentimento di chi ha avuto la fortuna di incontrarla. Vanno sottolineate la sua dedizione, il sacrificio, il servizio alla salute pubblica. E poi umanità e umanizzazione: questo è la differenza in tutto quello che si fa. La differenza la fanno sempre le persone e mi sembra che la professoressa Rovera interpreti pienamente questa vocazione all’attività medica con un’attenzione particolare alle persone».

«Premiamo - ha detto invece Alberto Coen Porisini, presidente del Consiglio Comunale - una grande ricercatrice, un ottimo chirurgo, e una professionista che ha avuto la capacità di costruire una rete di pazienti, ex pazienti, associazioni e familiari non solo per garantire un approccio multidisciplinare alla cura della malattia, ma soprattutto perché ha capito il bisogno di non lasciare sole le donne. Ha letteralmente cambiato la percezione delle pazienti davanti alla cura».

«La dottoressa Rovera è un orgoglio della nostra azienda» ha dichiarato la direttrice sanitaria di ASST Sette Laghi Anna Iadini, mentre la presidente dell’Ordine dei Medici Varesini Giovanna Beretta ha sottolineato che «premiare la professoressa Rovera significa riconoscere la sfida quotidiana dei medici nel permettere alla sanità di rimanere universale». Commossa Adele Patrini: «Grazie per aver portato alla ribalta la nostra senologia, grazie per credere nel terzo settore, grazie per avere piena consapevolezza della magia che attraversa il mondo femminile. E grazie anche da amica, oltre che da paziente: sei una grande donna per le donne».

Infine davanti ai microfoni è andata lei, la premiata. Francesca Angela Rovera ha ringraziato le istituzioni, le associazioni, le figure professionali che l’hanno accompagnata - in particolare il professor Renzo Dionigi - la famiglia, il personale della Breast Unit, i volontari e «da ultimo ma non come importanza, le mie pazienti. Io sono supportata da un esercito di donne, io aiuto loro ma loro aiutano me. Non cura solo il bisturi, c’è qualcosa che va oltre: quando fai una diagnosi di neoplasia alla mammella, crei un trauma in una donna. Tutto viene messo in dubbio, non si vede più il domani. Quindi sono importantissimi i progressi medici, ma lo è ancora di più prendersi cura della persona».

F. Gan.

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