L'anima («se c’è da buttarsi di faccia ci si butta»), la disciplina («prendiamo molte penalità stupide, io in primis dovrei evitare di perdere la testa»), la gioventù («con Crivellari e Fanelli ci vogliamo bene, ci rispettiamo l'un l'altro»), gli schemi di Czarnecki («all'inizio erano cose nuove e non è stato facile capirli, ma adesso li stiamo imparando e possiamo andare molto più in alto di dove siamo»), gli stimoli («ne ho bisogno per tirare fuori il meglio di me»): nelle parole chiave di Dennis Perino, attaccante di 18 anni dalle potenzialità immense, c'è quel che serve per affrontare non solo il Caldaro nell'attesissima sfida al vertice di stasera alle 18.30 in un'Acinque Ice Arena piena e bollente (leggi QUI: nei Mastini rientra Vanetti ma non ci sono Allevato e Tommaso Cordiano, mentre il portiere Leonardo Mordenti - che si è fatto voler bene da tutti e incarna il sogno della varesinità - completerà la stagione nei Milano Devils in IHL Division I), ma il futuro che attende il Varese.
Perino è un talento magari a volte selvaggio - cioè puro, impossibile da ingabbiare, devastante quando si sprigiona - e, proprio per questo, conquista con parole che spesso non ammettono replica, così come la sua capacità di fare sacrifici nell'altra "metà vita" oltre il ghiaccio, visto che lavora ogni giorno alla Compagnia della Bellezza di viale Aguggiari: partiamo da lì, e cioè dalla normalità che diventa eccezionalità.
La Compagnia della Bellezza. Come ti trovi?
Molto bene. È un bellissimo ambiente, Cristian Sinopoli è una persona meravigliosa e tutto il cast che c’è dietro è fatto di bravissime persone che mi hanno accolto benissimo.
Sei lì perché hai fatto la scuola per parrucchiere?
No: è sempre stato un lavoro che mi sarebbe piaciuto fare ma a causa dell’hockey non ho mai potuto svolgerlo. Ad Aosta lavoravo da un parrucchiere che conoscevamo, che mi dava lo spazio per gli allenamenti e le partite, e anche qui abbiamo trovato la quadra per farmi giocare il sabato e lasciarmi andare agli allenamenti.
Alla mattina a che ora inizi?
Alle 9, ma dipende dai giorni.
I varesini come sono? Che richieste ti fanno?
Tanti clienti sono di Milano. Mi hanno detto che una volta è entrata una fan dei Mastini, ma io non c’ero perché ero alla partita.
A Varese come ti trovi?
Molto bene, anche se devo ancora conoscerla. È carina, non è gigantesca, mi piace molto.
Con chi hai fatto gruppo?
Con gli altri giovani, Crivellari e Fanelli: io e "Fane” siamo cugini e ci conosciamo bene, ma anche con "Crive" abbiamo un bel rapporto. Siamo in stanza insieme, ci siamo molto uniti: ci vogliamo bene e ci rispettiamo l’un l’altro.
Il ds Malfatti, quando sei arrivato, ha detto che si aspettava molto da te. Un bilancio delle tue prime partite? Quanto hai dato in pista?
Non posso dare un grande feedback, perché comunque non ho giocato molto e ho cambiato tante linee: non ho colto benissimo la possibilità di stare nelle prime due quando mi è stata offerta, perché ho dato il 50-60%… A quel punto il coach mi ha fatto giocare poco. Nelle ultime partite invece sto risalendo.
Pali e traverse?
Non li ho contati, ma ne ho presi abbastanza.
In pista qual è la tua caratteristica migliore.
Mi dicono sempre, ovunque sia stato, che ho un buon pattinaggio ma che non lo sfrutto bene: devo mettermi in testa che questa cosa è vera e porvi rimedio. Ho un bel tiro, sono abbastanza completo… Però insomma non vorrei dirlo io, devono essere gli altri.
La tua linea ideale?
Ho fatto un paio di partite con Tilaro e "Tommy" (Cordiano) e mi sono trovato molto bene. Adesso sto provando con "Tilly" e Michael Mazzacane: vediamo come andrà.
La squadra: come va e come può migliorare?
All’inizio forse non abbiamo seguito tanto gli schemi che ci dava il coach, perché erano cose nuove e andavano imparate. Adesso li stiamo capendo e secondo me possiamo andare molto più in alto rispetto a dove siamo oggi.
La disciplina? Le penalità?
Prendiamo molte penalità stupide, io in primis dovrei evitare di perdere la testa: è la cosa che manca nelle mie partite.
La dote migliore della squadra? Quella di stringersi insieme in penalty killing?
Ci mettiamo l’anima, se c’è da buttarsi di faccia ci si butta e cerchiamo di fare sempre al meglio: poi può succedere di prendere gol.
Ti piace sentire la pressione più che i momenti di normalità?
Mi piace molto lo stimolo. Mia madre Ylenia mi ha detto che finché non avessi iniziato a giocare bene, a mettermi lì con la testa, lei non sarebbe venuta a vedere nemmeno una partita. Mi ha detto così e io ho deciso di farle vedere davvero cosa posso fare. Ho bisogno di essere stimolato: se succede tiro fuori il meglio di me.
A proposito di mamma e stimoli: raccontaci la tua famiglia.
Abitano ad Aosta ma papà Sonny è bergamasco d'origine, mentre mia madre è veneta. Ho una sorellina e un fratellino, Ginevra ed Emanuele: nessuno dei due è ancora venuto a vedermi, ma dovrebbero farlo.
Diciassettesima giornata - Stasera
Ore 18: Bressanone-Valpellice. 18.30: Varese-Caldaro (clicca QUI per i biglietti). 19.30: Valdifiemme-Appiano. 20: Dobbiaco-Alleghe.
Domenica 3, 18.45: Como-Pergine. Riposa: Feltre.
La classifica
Caldaro 42. Varese* 33. Pergine* 32. Appiano* 27. Feltre 26. Alleghe 24. Valdifiemme*, Como* 18. Bressanone 10. Valpellice 7. Dobbiaco 3. *una in meno
Diciottesima giornata - Sabato 9 dicembre
Ore 18: Bressanone-Feltre. 18.45: Pergine-Varese. 19.30: Appiano-Como, Caldaro-Valdifiemme. 20: Dobbiaco-Valpellice. Riposa: Alleghe.
Con i Mastini Forever a Pergine
Il gruppo organizzato di tifosi gialloneri Mastini Forever organizza la trasferta in pullman di sabato 9 dicembre a Pergine, dove il Varese giocherà alle 18.45 contro i trentini. Ritrovo in autogrill a Castronno alle 13.40, partenza alle 14. Costo della trasferta (biglietto escluso): 40 euro per i tesserati Mastini Forever, 45 euro per i non soci, 30 euro per chi usufruisce della formula "trasferta card 5 timbri". Per info e prenotazioni 320 2115855 e 348 2213883.