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Enogastronomia | 01 dicembre 2023, 20:00

VIDEO. Un nuovo ristorante a Busto: chef Stefano De Gregorio punta sulla sua città

Inaugurato ieri il Deg, nuovo locale in via Rossini: «Tutti noi siamo cresciuti attorno a un tavolo. Porto la mia cucina democratica, di impatto senza troppi discorsi». Ispirato anche dalla mamma, da un collega speciale e dai viaggi: «Credo nel potenziale della provincia»

VIDEO. Un nuovo ristorante a Busto: chef Stefano De Gregorio punta sulla sua città

Si può respirare l'aria di casa, viaggiando? Secondo chef Stefano De Gregorio, sì. Lui ha puntato su "casa", ovvero Busto Arsizio, ma anche quell'ambiente domestico che gli ha trasmesso fin da piccolo la passione per la cucina. Allo stesso modo conduce anche in Paesi lontani, alla ricerca di prodotti particolari.

Deg Ristorante, aperto giovedì 30 in via Rossini 29, manifesta il suo desiderio di portare la cucina democratica, come la chiama, nella sua città «e nella provincia perché secondo me è un grande potenziale da questo punto di vista». Da conoscitore della non facile piazza bustocca, De Gregorio ha voluto davvero raccogliere la sfida e investire proprio qui, con accanto il suo secondo Gianluca Ganci.

Con questo incontro tra casa e viaggio. Non ha frequentato l'alberghiero, ma ha trasformato a un certo punto la passione in un lavoro, con la forte ispirazione che gli veniva dall'ambiente familiare.  «Tutti quanti noi siamo cresciuti attorno a un tavolo - dice - Abbiamo sempre fatto conoscenze attorno un tavolo. Se andiamo in un Paese ci portiamo dietro un gusto, un ricordo. Deg vuole essere un'esperienza ma rilassata...». Già chef resident di Saporie Lab a Milano, vincitore di Girotonno e Cous Cous Fest, nel menu dedica anche un piatto alla mamma -  i passatelli - e un omaggio al collega Luigi Pomata «che mi ha dato tanto professionalmente e umanamente», e ancora la pasta mista in bianco, con croste di parmigiano e tocco segreto. È convinto appunto che occorra offrire qualcosa che sia particolare, d'impatto, ma comprensibile a tutti, che non annoi mai». Il concetto di cucina democratica passa anche dalla carta vini: evitare etichette commerciali e scegliere prodotti particolari per tutti, dal punto di vista del gusto come da quello economico 

Come tiene - sottolinea - ai prodotti km zero, ma non è facile in quest'area. in ogni caso introduce anche altri prodotti come quelli del Giappone quando non esistono in Italia, per dare sempre una esperienza.

In questo avvio c'è anche un viavai di colloqui, perché si cerca - e si sa quanto non sia facile, soprattutto per la sala - personale.

Ma chef - gli diciamo -, nel lanciare sui social il Deg ha evocato anche un hashtag, #Michelin. Un sogno che vuole coronare qui a Busto? Lui sorride, la cosa fondamentale è fare bene e far stare bene i clienti. Poi, se sono stelle fioriranno.

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Marilena Lualdi

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