Quando fare il macellaio è un'arte che non conosce età né confini: è la storia di vita di Gianni Radice ma a Sesto Calende, anche se ha chiuso la sua bottega nel 2022, è e sarà sempre il Gianni Macelar che continua a fare il suo mestiere collaborando con altre realtà cittadine e insegnando ai giovani i segreti del suo saper fare.
Nel fine settimana Gianni Macelar è stato invitato a partecipare alla decime edizione del Campionato di Battuta al Coltello, evento che si è tenuto al Castello di Trinità in provincia di Cuneo.
A contendersi l’ambito trofeo c’erano le migliori Macellerie d’Italia. Radice è stato chiamato a partecipare nel ruolo di giudice e non si è ovviamente risparmiato supportando i colleghi di alta formazione in Macelleria in occasione della cena del sabato sera.
La domenica invece è stata la giornata dedicata alle sfide dove i concorrenti sono misurati per diverse classi e parametri. Per la battuta a coltello a mano e a due mani, quindi i giudizi legati alla bellezza, bontà, gusto e velocità.
«Per me è stato un onore partecipare a questa competizione anche nella qualità di giudice - racconta Gianni che ricorda sempre come il mestiere di macellaio si un'arte nobile e antica - nel "vestire" questi ruoli non ho dimenticato di ricordare il legame con la mia città di Sesto Calende».
Una due giorni insomma all'insegna del gusto, della creatività, della bellezza, della manualità, ma soprattutto all'insegna della buona carne quella che si è svolta a Trinità in provincia di Cuneo.
«Avanti così per un lungimirante futuro per due categorie che non dovranno mai morire: gli allevatori e i macellai» conclude Gianni Radice.