Shahid 6
Quando crea per sé stesso lo fa anche bene, mentre per gli altri (anche se gli assist sono 4) trova qualche difficoltà in più. Come sempre. L’infrazione di doppio palleggio - che commette da solo in mezzo al campo nell’ultimo quarto - ci permette di aggiornare l’elenco dei santi, ma in generale la sua prestazione non va disprezzata.
Ulaneo 6,5
Mettetevi comodi, perché le cose da scrivere sono diverse. La prima è che il secondo fallo che gli viene comminato, pronti via nel primo quarto, appartiene a una fantasia tolkieniana dei fischietti: salta dritto, non tocca l’avversario, non invade il suo cilindro. Le due penalità lo tolgono dai giochi praticamente fino al 3° periodo, quando rientra bene e ci mette punti, presenza, movimenti, sicurezza, tanto da segnare un apparente discrimine: c’è una partita con Scott e una partita senza. Lotta anche nell’ultima frazione, ma qui vanno annotate due sbavature - un rimbalzo difensivo perso e un 2+1 lasciato a Zugic - e un netto fallo in attacco che subisce ma non viene rilevato. Ci si aspetta di vederlo nel supplementare, ma Bialaszewski decide di andare con i 5 piccoli: la vittoria paga eccome l’azzardo, anche se nei primi due possessi tedeschi, valsi 3 punti subiti da sotto, abbiamo tremato. In soldoni: bravo (anche 5/5 da 2) ma non decisivo Scott (peggior +/- del team). Utilizziamo questo spazio anche per aggiungere che la partita odierna è la prova provata del peso specifico finora assai relativo di Willie Cauley-Stein in questa Varese: della sua assenza non ci si è accorti se non come numero di lunghi a disposizione, sia nelle cose fatte bene, sia in quelle fatte male (per esempio i 31+13 rimbalzi concessi a Silins).
Woldetensae 6,5
Trentanove minuti in cui - se scrivessimo di calcio - annoteremmo il fatto che “non supera mai la metà campo difensiva”, eufemismo per dire che in attacco è pressoché nullo. In compenso dietro ci dà, facendosi sentire anche a rimbalzo. La bomba del -1 a 34” dal termine è però quella caramella così dolce che ti fa dimenticare ogni male della vita, che è fatta di attimi non tutti importanti allo stesso modo: che canestro!
Moretti 6,5
Sempre gravato dei compiti di “regia”, rispetto a Napoli riduce grandemente le palle perse (solo 2), si fa sentire a servizio dei compagni e a rimbalzo e non trema nel finale. Non sempre riesce a battere la vigorosa prima linea teutonica. Alterno in difesa.
Virginio 6,5
Come si fa a giudicarlo davvero se viene schierato come centro, un ruolo per coprire il quale ha solo un numero, cioè l’altezza? Va da sé che in difesa subisca i chili di casa e in attacco si faccia la corsa campestre per bloccare a destra e a manca, ma con poco costrutto (a proposito: perché non azzardare qualche pick and pop con lui sul parquet?). I suoi 12 minuti, tuttavia, sono di estremo e utile sacrificio. Giudichiamo quello, allora, premiandolo.
Hanlan 9
Partita sontuosa, da guardiona di livello europeo, o se preferite da personificazione del sogno bagnato che abbiamo avuto quando in estate abbiamo saputo della sua firma. 29 punti, 10 assist, 7 rimbalzi: va a tre carambole dalla tripla doppia… Il tutto dominando offensivamente, con esecuzione andate oltre talvolta persino allo spartito Moneyball (che poesia gli arresti e tiro in piena area…). Il supplementare, infine, è roba sua.
Mc Dermott 6,5
Vale un po’ quanto scritto per “Wolde”, solo che lui per dare un proficuo segno offensivo di sé ci mette più di 40 minuti, e - a differenza di Tomas - si vede eccome, ma con gli errori. La redenzione arriva nel momento più importante della serata ed è la tripla del 101-103. Anche qui: il tempismo conta!
Brown 8
I primi quattro tiri vanno sul ferro: pare il remake di Napoli, ma stasera, a partire dal risultato finale, è tutto diverso. Lui e Hanlan sembrano Coppi e Bartali che si passano la borraccia sul Galibier, con Gabe che, oltre a bombardare, aspira anche 8 rimbalzi. Con un libero in più avrebbe potuto metter fine alla contesa con cinque minuti di anticipo e l’errore gli vale mezzo punto in pagella: si redime alla grande, tuttavia, nell’extra-time, immolandosi letteralmente sotto canestro. È suo il miglior plus/minus (+14) del gruppo.