Una nuova vita per Villa Baragiola. Un ambizioso progetto per la riqualificazione dello storico edificio situato nel quartiere di Masnago è stato presentato stamattina dall’amministrazione comunale, proprio negli spazi della cosiddetta "stecca" adiacente alla villa.
«Un progetto trasversale» lo ha definito il sindaco Davide Galimberti, in quanto il progetto va a toccare diversi ambiti del vissuto cittadino. È per questo motivo, quindi, che alla presentazione hanno partecipato anche gli assessori Andrea Civati, Enzo Laforgia e Roberto Molinari.
«Una bella notizia per il quartiere e per un edificio importante del territorio, rimasto abbandonato per un po’ di tempo - ha dichiarato Galimberti - L’attività di progettazione è avanzata e si è arrivati all’approvazione del progetto esecutivo».
Il progetto è stato fatto rientrare nelle opere finanziate tramite il PNRR, e ha un costo complessivo di circa 12 milioni di euro. Con questo investimento, il Comune di Varese arriva a ultimare tutte le risorse che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha portato nelle sue casse. Come tutti gli interventi parte del PNRR, anche questo ha come data di scadenza di realizzazione marzo 2026 (salvo eventuali deroghe, dipendenti però dal Governo centrale e non dall’amministrazione).
Gli spazi che verranno ricavati saranno destinati a esposizioni culturali, a scopo sociale e a uso abitativo. Anche il parco retrostante la villa sarà oggetto di interventi (circa il 7% dei fondi) e sarà creato un passaggio che lo collegherà direttamente alla retrostante piazza Ferrucci.
«Con questo intervento - le parole di Andrea Civati, assessore all’Urbanistica - Masnago conferma la vocazione culturale del quartiere. Ritengo interessante l’individuare differenziazioni per ciascun quartiere. Quello di Masnago potrà rinforzarsi così come quartiere culturale. È importante anche l’intervento della parte verde e del parco, non pienamente conosciuti. Verrà restituito alla città con un collegamento diretto a piazza Ferrucci».
Nei primi due piani della ristrutturata villa verrà allestita un’area museale di arte contemporanea, grazie alla collaborazione con Antonio Manca, un collezionista privato di Milano con un patrimonio importante di opere.
A questo proposito, l’assessore alla Cultura, Enzo Laforgia, parla di «un’operazione culturale interessante, un buon esempio di cultura amministrativa. Un investimento di recupero di un edificio storico e di individuazione di contenuti che possono generare reazioni virtuose per il luogo e per la città. Il polo museale ci consentirà di immaginare un percorso cittadino, che passa dal Castello di Masnago, dalle altre ville e da via del Cairo, legato all’arte moderna e contemporanea. I singoli interventi sono importanti, ma c’è la capacità di vederli in una sintassi ordinata».
La parte di opere con scopo abitativo, riguarda la realizzazione di ventitré nuovi alloggi, che verranno ricavati dalla parte della "stecca" (l’ex seminario) adiacente alla villa. Tre appartamenti saranno invece all’interno della villa vera e propria e saranno destinati ad artisti che per motivi lavorativi soggiorneranno per alcuni periodi in città. Gli altri alloggi saranno destinati alla locazione a calmierata, cioè dedicata a quella fascia, individuata da Regione Lombardia, intermedia tra chi può entrare nel mercato immobiliare e chi non soddisfa i requisiti per l’edilizia popolare.
«L’aspetto sociale è importante - afferma Roberto Molinari, assessore ai Servizi Sociali - e si inserisce in un contesto condiviso, come il mantenimento, il recupero e l’ampliamento. Questo è un modo di lavorare che valorizza ciò che è già esistente senza stravolgere. L’intervento ci consente di rimodellare ciò che mancava: l’esistenza di una piazza che rendesse la centralità. Piazza Ferrucci è il luogo centrale che mancava».
Il bando (a cui si può accedere direttamente da QUI) è diviso in due fasi: la prima, aperta ieri, consiste nella possibilità per le aziende di avanzare la propria candidatura sulla base di determinati requisiti, e terminerà il 21 novembre. Dopo di quella, sarà avviata la seconda fase: una decina di aziende verranno selezionate, sulla base di caratteri morali e tecnici, per accedere alla classica gara pubblica. Entro la fine dell’anno verrà individuato chi si occuperà dei lavori.
«Anche questo bando rientra nel protocollo sottoscritto con la Guardia di Finanza» aggiunge il primo cittadino, che lancia poi un importante appello alle aziende del territorio: «L’ auspicio è che a questo bando possano partecipare anche loro, visto che fino oggi aziende specializzate in questo settore non solo non se ne sono aggiudicati, ma nemmeno hanno mai partecipato»
È previsto, inoltre, che il progetto nel suo insieme verrà presentato anche alla cittadinanza di Masnago e non solo, in un incontro pubblico che verrà organizzato nelle prossime settimane.