Un’email. Un semplice messaggio che viaggia da un mittente a un destinatario e che può portare una bella notizia, di quelle che ti cambiano la giornata – e anche qualcosa di più.
Ecco, questo è accaduto allo staff del Crotto Valtellina, ristorante storico di Malnate che ha ricevuto un riconoscimento importante e prestigioso: essere riconosciuto come Ambasciatore del Territorio da parte della guida Ristoranti d’Italia 2023-2024 pubblicata dal Gambero Rosso.
«Quando ci è arrivata la comunicazione via email, per noi è stata una bellissima sorpresa, negli ultimi anni abbiamo lavorato tanto a livello territoriale – ha raccontato con entusiasmo e orgoglio Roberto Valbuzzi, chef patron del ristorante – L’anno prossimo festeggeremo i 50 anni di attività ufficiale come ristorante, questo premio ci fa capire davvero quello che abbiamo fatto finora».
Obiettivo: territorio
Il giovane chef, classe 1989, ha avuto fin dai suoi esordi in cucina un pensiero culinario chiaro: «Il mio obiettivo è riuscire a raccontare quello che la nostra provincia mi mette a disposizione con sue eccellenze, nel varesotto ci sono tante micro territorialità anche sconosciute, la nostra è una cucina contemporanea che parte dalle mie origini valtellinesi ed esalta la materia prima. Abbiamo una carta che cambia ogni mese, mese e mezzo, si evolve come stagionalità, come unione con la natura che ci circonda ed essere Ambasciatori del territorio significa che il nostro lavoro è riconosciuto in modo concreto».
Un’azienda, una famiglia
Una grande soddisfazione, quindi, per chef Valbuzzi e per tutta la sua squadra, «il Crotto Valtellina è una vera e propria azienda, siamo in 19, ci impegniamo davvero tanto per riuscire a portare sulla tavola buone proposte, non è facile nel quotidiano ma con tutto il team riusciamo a farlo».
Una squadra, anzi, una famiglia, perché è questo che con gli anni si è formata, sempre pronta a impegnarsi tutti i giorni «per far stare bene i nostri ospiti. Poi, se arrivano i riconoscimenti siamo ancora più felici, perché ci rendono consapevoli del fatto che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta rispetto alla percezione che hanno gli ospiti, è come una piccola grande pacca sulla spalla. Stiamo facendo buon lavoro e, anche se non lo dobbiamo dare per scontato, questa è la strada giusta e così si ottengono risultati tangibili!».