Il Comune di Busto Arsizio ha detto no al funerale in grande stile per Zoran Jovanovic. L’uomo, nato in Italia ma di origini serbe, è prematuramente scomparso (aveva 51 anni) settimana scorsa. Il rito, ortodosso, per l’addio, in programma domani, 13 ottobre, dalla casa funeraria in cui si trova la salma, nelle intenzioni dei congiunti avrebbe dovuto svolgersi in un contesto vistoso: droni, corteo affollato (è previsto un notevole afflusso di persone, anche dall’estero), carrozza, banda. Troppo, per l’Amministrazione comunale. Fra l’altro gli Jovanovic (Zoran era considerato una sorta di capo) sono finiti a più riprese nel mirino della giustizia, soprattutto con l’accusa di truffa, incappando anche in sequestri di beni immobili e immobili. L’ultimo saluto dovrà uniformarsi alle regole in vigore.
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