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Scuola | 11 ottobre 2023, 19:30

VIDEO - La scuola Monteggia di Laveno ha rivissuto il miracolo di Don Milani

Nel centenario dalla nascita del sacerdote che ha rivoluzionato l'educazione, l'istituto lavenese ha ospitato la mostra “Barbiana: il silenzio diventa voce”

VIDEO - La scuola Monteggia di Laveno ha rivissuto il miracolo di Don Milani

Si chiude domani, 12 ottobre, la mostra itinerante “Barbiana: il silenzio diventa voce”, ospitata nell’atrio della scuola secondaria di primo grado “Monteggia” di Laveno Mombello. L’esposizione è gentilmente offerta dalla Fondazione Don Lorenzo Milani in occasione del centenario della nascita di don Lorenzo.

Battenti aperti il 2 ottobre, con apertura pressoché continua (eccetto il weekend) e buona presenza di visitatori. A partire, ovviamente, dagli alunni della scuola ospitante e da quelli dei plessi Scotti e Gianoli, le scuole primarie dello stesso Istituto Comprensivo. Ma anche gli studenti della sede lavenese del Liceo Sereni (alcune studentesse di Scienze Umane si sono offerte di fare da guida), genitori e semplici curiosi richiamati dal fascino di una storia che ha due tempi: i 100 anni – come si diceva – che avrebbe compiuto quest’anno don Milani (il 27 maggio) e i 57 anni passati da “Lettera a una professoressa”, libro-manifesto di una scuola alternativa che ancora oggi unisce e divide. Un opuscolo scritto a tante mani coi suoi alunni di Barbiana, piccolo borgo tra i monti del Mugello, dove don Lorenzo inventò un nuovo modo di fare scuola, in particolare coi figli di quelli che erano in fondo alla piramide della società del secondo dopoguerra.

Per chi non avesse avuto tempo e possibilità di visitare la mostra, ecco un video realizzato dagli alunni della scuola che ripercorre fedelmente il percorso dell’esposizione. Sui vari banner, le istantanee che ricostruiscono la vita di don Lorenzo, dalla sua infanzia “borghese” a Firenze alla sua vocazione, dalla sua “missione” di prete e insegnante sui colli fiorentini fino alla sua scomparsa a soli 44 anni. Ai piedi di questo mondo che pare antichissimo, il fil rouge delle sue riflessioni, spesso capaci di trasformarsi prima in frasi ad effetto, e poi addirittura in slogan presi a prestito dai riformisti della scuola degli ultimi cinquant’anni.

 

Redazione

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