Cotta: «Peccato che sia finita... Ora facciamo valere la regola del Franco Ossola»

«Peccato che sia finita...» dice Cotta dopo la rimonta da urlo del Varese sul campo di una delle squadre favorite al salto in serie C, l'Rg Ticino, dallo 0-2 al 2-2 al 93' (clicca e leggi QUI e QUI per le pagelle). «Peccato perché sarebbe stato bello che durasse di più, anche perché era diventata una partita entusiasmante per noi e anche per chi la vedeva dagli spalti» aggiunge Cotta.

Che, poi, è come sempre lucido e onesto in tutto e per tutto: «È un pareggio che lascia anche un po' d'amarezza perché per 40 minuti siamo stati troppo rinunciatari e abbiamo pensato più a difendere che offendere, giocando un po' da solisti. In più sul primo gol noi abbiamo sbagliato l'uscita... al di là del fatto che loro hanno un attacco da categoria superiore».

Il triplo cambio e il passaggio al 4-3-3 ha dato la svolta. «Ma no, è che il calcio è strano - dice il tecnico - Complimenti ai subentrati e alla squadra che ha reagito. Se sei sotto 2-0 e vai a riprenderti la partita così... A volte facendo cambi peggiori le cose, stavolta mi è andata bene e chi è entrato ha dato velocità d'esecuzione e coraggio».

Era l'ultima di 4 partite che sulla carta davano almeno un pensiero e «ne abbiamo vinte due in casa vinte e pareggiate due fuori, un buon bottino. Nelle prossime due speriamo di far valere la regola del Franco Ossola visto che giochiamo sempre da noi».

«Non c'è modo migliore di tornare in questa piazza che mi ha dato tanto - ha detto Nicolò Palazzolo, autore del gol che ha riaperto la gara - Con questi ragazzi e questo staff mi trovo benissimo. Dedico il gol ai miei genitori e alla mia famiglia che mi sono stati vicini in questi mesi non facili senza squadra, oltre ai tifosi e alla città che mi hanno accolto a braccia aperte. Al gol del pareggio abbiamo sentito quel boato e ci siamo sentiti quasi in casa».

Il tecnico dei padroni di casa, Filippo Carobbio, dice che «il rammarico è tutto mio e nostro, più che loro. È mancata un po' di cattiveria e la capacità di giocare in maniera un po' più sporca. Rispetto all'anno scorso, il Varese ha uno spirito diverso. Giusto».