/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 12 settembre 2023, 17:01

Rottamazione per multe e tributi non pagati: «Chi ha un debito col Comune sfrutti il momento»

Anche a Busto Arsizio i contribuenti possono estinguere il proprio debito senza pagare sanzioni e interessi. Ammontano a oltre 10 milioni le cartelle arretrate dei contribuenti bustesi

Rottamazione per multe e tributi non pagati: «Chi ha un debito col Comune sfrutti il momento»

Multe e tributi non pagati, anche a Busto Arsizio i contribuenti possono estinguere il proprio debito senza sanzioni e interessi.
In applicazione della legge cosiddetta “rottamazione quater”, l’amministrazione ha definito due modalità di definizione agevolata delle entrate comunali. Una possibilità che riguarda sostanzialmente multe e altre sanzioni amministrative, tributi come Imu e Tari, rette di asili nido e prestazioni dei servizi sociali.

Di che cosa si tratta

Per i debiti fino a mille euro (alla data del primo gennaio 2023) affidati al concessionario Ica tra il 2000 e il 2015, è previsto l’annullamento automatico delle somme dovute a titolo di sanzioni e interessi.

Per i debiti di qualsiasi importo affidati allo stesso concessionario tra il primo gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 è invece prevista la definizione agevolata, che consiste nell’estinguere gli stessi senza interessi, sanzioni e oneri (versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione, nel rispetto di termini e modalità indicati nel regolamento).

Per aderire alla definizione agevolata, entro il 31 ottobre, il contribuente deve presentare apposita dichiarazione di adesione su modelli resi dal concessionario. Sarà poi possibile pagare gli importi in un’unica soluzione (entro il 29 febbraio 2024) o a rate: 12 rate per importi fino a mille euro, 24 rate da 1001 a tremila euro, 36 rate da 3001 a seimila euro, 48 rate oltre i 6001 euro. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso legale, a decorrere dal primo marzo 2024. In caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, anche di una sola rata, la definizione agevolata risulta inefficace e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme oggetto dell’istanza; i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

Cliccando qui si trovano le informazioni per presentare la dichiarazione di adesione.

Un tesoretto da 10 milioni

«L’iniziativa può andare a favore di persone che stanno vivendo un momento di crisi – osserva l’assessore al Bilancio Maurizio Artusa –. Chi ha un debito nei confronti del Comune deve sfruttare il momento».

Se tutti aderissero, nella casse di Palazzo Gilardoni entrerebbero la bellezza di 10.678.000 euro. Ammontano a questa cifra le cartelle arretrate dei contribuenti bustesi.
7.213.000 riguardano sanzioni per violazioni del codice strada e altre sanzioni amministrative; 3 milioni entrate tributarie (in particolare Imu e Tari); 447.000 euro sono entrate extra tributarie, come rette degli asili nodo e prestazioni dei servizi sociali.

Utopistico, rifacendosi anche a esperienze pregresse, pensare che la definizione agevolata consenta di incassare l’intera somma, che comprende anche debiti che risalgono a molti anni fa.

«Auspichiamo di riuscire a ottenere almeno un milione di euro – dice Artusa –. I cittadini aiuterebbero l’ente comunale della città in cui vivono». Facendo, in ritardo, il proprio dovere.

R.C.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore