Dopo aver fatto il giro dei gruppi social in ogni angolo d’Italia, la bufala della neonata trovata morta in un cassonetto è arrivata anche sul lago Maggiore.
Una fake news sotto forma di post legato ad un blog e condiviso nelle scorse ore su un gruppo Facebook luinese, dove sono apparsi anche commenti dedicati alla presunta autrice del gesto. Che non esiste.
“Neonata trovata morta in un cassonetto per i vestiti usati, la polizia sta cercando una donna dal video registrato”. Questo il titolo del post. Chi clicca sull’immagine viene indirizzato ad un’altra pagina web, dove la “cronaca” dell’episodio diventa più dettagliata: “La polizia sta cercando la donna il cui volto è visibile al 25° secondo della registrazione. Riconoscete la donna nel video? Aiutateci a trovarla“. E’ a questo punto che per poter visualizzare il filmato, di cui la polizia luinese ovviamente non sa nulla, viene chiesta una registrazione, da effettuare fornendo dati sensibili. E la truffa è servita.
Truffa peraltro legata ad un episodio drammatico, e in questo caso reale: il ritrovamento di una neonata in un cassonetto della Caritas posizionato in zona città studi a Milano. Un fatto che risale allo scorso 29 aprile e sul quale sono in corso indagini.













