La restrizione del credito ha un impatto sempre più forte e tangibile sulla società. In calo i prestiti concessi a famiglie e a imprese non finanziarie, che nel mese di Maggio 2023 hanno registrato un calo dell'1,1% su base annua, scendendo da 1.342 a 1.312 miliardi.
Questo è quanto si evince dal bollettino ABI, che mette in luce un'ulteriore decelerazione del credito, iniziata già durante il mese di Aprile.
Dal bollettino emerge anche una conferma dell'aumento dei tassi di interesse sui prestiti alle imprese, che hanno raggiunto il 4,9%. In parallelo, i tassi sui mutui alle famiglie sono anch'essi in crescita, con un valore medio del 4,24%. Il tasso medio complessivo sui prestiti è stato del 4,12%.
Sempre nel mese di Maggio, le banche hanno mostrato segnali più concreti di adeguamento degli interessi passivi, rispondendo positivamente agli appelli di governo, BCE e Fabi. Ciò ha portato a un aumento del tasso di interesse applicato ai depositi in conto corrente che è passato allo 0,32% dal precedente 0,29% del mese di Aprile.
Parallelamente, il tasso sui nuovi depositi a termine fissato (certificati di deposito e depositi vincolati) è salito al 3,21% dallo 0,29% di Giugno 2022, periodo che segna l'avvio dell'aumento dei tassi d'interesse ufficiali.
Sul mercato, ad oggi, sono disponibili diverse soluzioni per quel che concerne i conti deposito. Per orientare la scelta consigliamo di informarsi adeguatamente, ad esempio con la guida di Affari Miei sui migliori conti deposito, così da individuare l'offerta più valida per le proprie esigenze.
Del resto, quando si devono compiere scelte di questo tipo è fondamentale avere una buona dose di educazione finanziaria. Sebbene in Italia questo sia ancora un tasto dolente, è necessario porre l'accento sull'argomento e fare riferimento a risorse, anche editoriali, che possono aiutare a ottenere maggiori informazioni e competenze.
Il bollettino prosegue, poi, analizzando la situazione del rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso, che ha raggiunto il 4,44%, rispetto all'1,31% di Giugno 2022. Questo significa un incremento di 313 punti base.
Il tasso medio applicato sui depositi attualmente in essere, come certificati di deposito, depositi di risparmio e conti correnti, è pari allo 0,68%, rispetto allo 0,32% di Giugno 2022. Si osserva anche una flessione della liquidità dei depositi.
Il calo registrato è del 3,7% su base annua, per un totale di 1,789 miliardi. Flessione anche per la raccolta diretta complessiva, che comprende anche i depositi dei clienti residenti e le obbligazioni. In questo caso il calo evidenziato è del 2,2% su base annua.