Obiettivo numero uno, prevenzione e raccolta dei valori della pressione su alpinisti ed escursionisti nei rifugi. E domenica 9 luglio alpinisti ed escursionisti verranno “bloccati” da specialisti al Maria Luisa e se vorranno potranno farsi misurare la pressione arteriosa, rilevare la frequenza cardiaca e la saturazione in ossigeno.
Così anche quest’anno il rifugio bustocco del Cai, situato in val Formazza sopra alla bella cittadina di Riale a oltre 2mila metri, partecipa alla Giornata dell’ipertensione. L’iniziativa, promossa dalla Società italiana dell’ipertensione arteriosa, dalla Commissione centrale medica, dalla Società italiana della medicina in montagna e sostenuta per l’organizzazione dall’Istituto auxologico italiano di Milano e dall’Università Milano-Bicocca, ha l’obiettivo di sensibilizzare chi si cimenta nelle alte quote sul problema dell’ipertensione, definita il “killer silenzioso”.
Si tratta infatti di una malattia asintomatica ed è ancora oggi il principale fattore di rischio per malattie cardiovascolari in tutto il mondo. Colpisce circa il 40 per cento della popolazione adulta occidentale. Studi recenti dell’istituto auxologico e dell’università Bicocca di Milano hanno dimostrato come la pressione arteriosa salga in modo significativo durante esposizione ad alta quota, sopra i 2500 metri, iniziando a modificarsi già a quote più basse, attorno ai 1800-2000 metri.