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Scuola | 13 giugno 2023, 14:34

FOTO Elementari Ada Negri, una rilettura green delle fiabe tradizionali

È quanto hanno realizzato gli alunni della primaria di Sacconago coordinati dalla docente d’inglese Palmira Balestreri: «La metodologia del teatro ha una ricaduta enorme sui ragazzi: volano di valori importanti, crea un ambiente sereno in cui l’adulto non è visto come giudicante e il bambino anche più timido sente di potersi esprimere spontaneamente e dove si riescono a stemperare attriti nel gioco bello della simulazione»

FOTO Elementari Ada Negri, una rilettura green delle fiabe tradizionali

Se un eroe, quale Robin Wood, invece di rubare soldi ai ricchi per darli ai poveri è un ecologista ante litteram e regala semi alle principesse perché possano piantare alberi e chiede aiuto per raccogliere la plastica dal mare e riportare il sorriso a ‘Plasticmaid’, la sirenetta Ariel? Non è un’operazione azzardata, piuttosto aiuta i più piccoli a riflettere su tematiche ambientali, ma in modo originale, con le fiabe.

Protagonista della metamorfosi ambientale, una docente d’inglese delle elementari Ada Negri, Palmira Balestreri, che si è ingegnata nel proporre a 21 alunni delle classi quarte A e B e anche qualche ragazzo di quinta una rilettura “green” delle fiabe tradizionali.

Ma c’è di più: i ragazzi hanno recitato prevalentemente in inglese, ballato, cantato e si sono emozionati insieme alle loro insegnanti.

Non è mancato nemmeno l’aspetto comico dello spettacolo grazie alle musiche sapientemente miscelate da Stefano Sartorio che hanno saputo trasformare azioni drammatiche in momenti di autentica ilarità. Un bel modo di fare scuola che rende gli alunni protagonisti attivi ciascuno con il proprio ruolo e consapevoli dell’importanza che lavorare bene insieme include, oltre a divertire ed aiutare a crescere. Non è casuale la frase conclusiva dello spettacolo recitata da uno dei piccoli attori a Little Grey Riding Hood, non più Red, come nella fiaba dei Grimm: “Piantare gli alberi e prendersene cura non solo migliora l’aria che respiriamo, ma migliora le relazioni, crea un ambiente sano per noi e per i nostri amici animali”.

«La metodologia del teatro, seppur impegnativa - sostiene l’insegnante Balestreri - andrebbe incoraggiata a scuola, perché ha una ricaduta enorme sui ragazzi, oltre ad essere volano di valori importanti, come in questo caso, di educazione civica ed ambientale, crea un ambiente sereno in cui l’adulto non è visto come giudicante, dove il bambino anche più timido sente di potersi esprimere spontaneamente e dove si riescono a stemperare attriti nel gioco bello della simulazione».

Insieme all’insegnante Balestreri, anche Valeria Paternò, Cinzia Di Stefano, Michela Milone ed Emilia Armiraglio che ha curato la scenografia. Soddisfatto dell'iniziativa il dirigente Massimo Valentino.

Laura Vignati

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