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Cultura | 04 giugno 2023, 15:24

Carla, Emma, Marina e Gisella: le "signorine quasi perbene" di Anna Botter

Il primo libro della giornalista varesina, una raccolta di quattro racconti dedicati alle avventure di quattro signorine che celano lati nascosti, oscuri... con la consapevolezza che, alla fine, si può sempre ricominciare

Anna Botter autografa una copia del suo "Signorine quasi perbene"

Anna Botter autografa una copia del suo "Signorine quasi perbene"

Giornalista, comunicatrice, social media manager, da sempre attiva nella Pubblica Amministrazione e appassionata di slam poetry, «un tipo di scrittura immediato, veloce, quasi rappato e molto coinvolgente per il pubblico».

Anna Botter è tutto questo e molto di più. È anche, soprattutto, autrice di Signorine quasi perbene, pubblicato da Edizioni DrawUp: «È il mio primo libro, adatto ai bisogni dei tempi attuali, che si nutre di diverse ottiche ed esperienze. Lavoro nel mondo della comunicazione, per me scrivere anche nel tempo libero stava diventando impegnativo, ma durante il Covid ho iniziato a creare storie intorno al personaggio della signorina Carla», protagonista della storia più lunga e centrale della raccolta.

«Sono partita dalla psicopatologia della vita quotidiana di Freud, tutti noi viviamo situazioni difficili che tirano fuori il peggio di noi. La signorina Carla, infatti, a un certo punto intravede il suo alter ego che esplode verso la fine, sono riuscita a creare una tensione tale per cui si continua a leggere per sapere cosa succederà». La sua storia inizia nella quotidianità di una casa religiosa, dove la vita di Madre Alberta, don Materno e delle altre consorelle viene sconvolta dai ritrovamenti poco distanti fra loro di due bambine, chiamate rispettivamente Carla e Adelina (o Nicoletta). Quando la madre della seconda si presenta con l’intenzione di portarla con sé, le due amiche si lasciano definitivamente, ma con la tenace e persistente speranza di rivedersi. Il racconto prosegue lungo la vita di Carla che, tra cadaveri e avvocati, solo in conclusione avrà l’occasione di incontrare ancora l’amica e di costruirsi una nuova vita in sua compagnia

Anche le tre donne protagoniste degli altri racconti consentono di approfondire ulteriori aspetti dell’animo umano e ne enfatizzano, al tempo stesso, il lato più oscuro: «La signorina Emma lavora a scuola e h un rapporto simbiotico con sua cugina, si sposta sempre tra Milano e Rapallo, mi piace l'idea che qualcuno possa rifarsi una vita se le cose vanno male. La signorina Marina racconta la sua vicenda per lettera, è incinta di un uomo che si sta per sposare. La quarta è la signorina Gisella, lei vive nel suo mondo, perde il lavoro e si trova un’alternativa, si scopre che trova lavoro come truccatrice dei morti che prende molto seriamente, è una parte molto ironica».

Attraverso ognuno dei quattro racconti, Anna analizza le molte sfaccettature di una stessa personalità che riservano risvolti inimmaginabili e mai scontati, accompagnando il lettore in un mondo reale e, al contempo, nelle pieghe di quei lati oscuri latenti che prendono il sopravvento cambiando completamente il corso della vita, con una scrittura «inusuale, che incuriosisce molto, venendo dallo slam ci sono tanti colpi di scena e trasposizioni della poesia performativa. Penso che valga la pena leggere Signorine quasi perbene perché sono racconti non tradizionali, appassionanti, brevi e molto sorprendenti, adatti a ogni fascia d’età!»

Se anche voi siete curiosi di leggere le avventure delle signorine di Anna Botter, trovate il libro presso le librerie Feltrinelli e Ubik, su Amazon e sul sito della casa editrice. 

Giulia Nicora

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