«Una persona umile con un cuore grande. La sua gentilezza e la garbatezza lo facevano amare dai più piccoli e anche dai grandi»: così Domenico Esposito ricorda Giovanni Manco, scomparso all'improvviso stamattina a Morazzone per un malore.
"Giovannino" aveva 64 anni e dal 2000 è entrato, come dice "Mimmo", nel cuore di tutti coloro che arrivavano a pranzo o a cena al ristorante-pizzeria Da Gennaro alla Cartabbia, dove a volte dava una mano anche a parcheggiare le auto, un'"arte" anche quella, come sanno tutti quelli che amano quel luogo.
«Girava le pizze ma per me è sempre stato il "fornaio", come diciamo a Napoli: molto più che un semplice pizzaiolo... Cuoceva la pizza al punto giusto ma soprattutto con il sorriso giusto. Se ne è andato proprio ora che il suo Napoli, di cui era tifosissimo, sta per vincere lo scudetto - aggiunge Mimmo - ma si starà sicuramente consolando lassù con Maradona».
Mimmo ha lavorato per vent'anni con Giovannino. «Appena arrivato a Varese - ricorda ancora - dopo 2 giorni era stato subito assunto da Gennaro. Mai mancato un giorno... Arrivava con il suo pandino nero, sempre garbato, sempre a disposizione di tutti. Faceva stare bene le persone».
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