La fame di giustizia, quella che Carlo Stelluti sentiva profondamente dentro di sé, in ogni ruolo, in tutta la sua vita. E la tenacia, il coraggio, la serietà, competenza, anche l'amore per la montagna, tanto che per l’ex deputato di Busto Arsizio, sindacalista sindaco di Bollate, consigliere comunale nella sua città - LEGGI QUI - , è stata scelta un’immagine di lui tra le vette. E tanti, tantissimi sono accorsi a salutarlo: una marea di gente nella chiesa di Sant’Edoardo.
«Appena arrivato in cielo, ti ho immaginato a fare il sindacalista» gli ha detto don Antonio, il sacerdote che ha tratteggiato un intenso ricordo di lui, impegnato con le Acli in Albania ad aiutare la popolazione.
«Tenace, coraggioso, un maestro di forza morale, esempio di etica nel lavoro e nella vita - ha detto il figlio Ivo - lo hanno definito molti di voi, uno spirito libero, come amava definirsi lui, certamente una grande anima, che ha saputo donare qualcosa ad ognuno. Per me, soprattutto, un papà di cui essere veramente fiero. Tutto quello che hai seminato rimarrà per sempre. Grazie per averci insegnato a sognare in grande». Poi l’accostamento alle amate cime: «Ogni volta che incontrerò delle montagne da scalare, tu stai lì accanto a me, anzi davanti a me». E ancora, il figlio Paolo dopo aver ricordato tra le passioni la sua smisurata passione per l’umanità, come l’ha definita, ha ribadito l’attenzione a distinguere il giusto e sbagliato, «l’etica è sempre stato il filo conduttore delle tue azioni, ed è stata anche una delle tue ultime passioni… poche settimane fa mi hai fatto comprare un piccolo libro sui fondamenti dell’algoretica, l’etica degli algoritmi, dimostrando un’incredibile curiosità - alla tua età - per tutto ciò che è nuovo.
Bellissima anche l’immagine della nipotina: «Il nonno era come muschio. «Antico, tenace, e aggrappato alla vita, anche se la vita è stata arida come roccia».
A rendere omaggio a Carlo Stelluti, anche il sindaco di Bollate Francesco Vassallo, che ha condiviso un bellissimo scritto di Mimmo Lucà, che ne tratteggia l’impegno costante per il bene comune: «Ha creduto fino in fondo che una politica diversa è possibile… Carlo, infatti, è ricordato dalle tante comunità che lo hanno stimato e riconosciuto, come il sindacalista coraggioso e determinato della Cisl milanese e lombarda, il parlamentare autorevole dell’Ulivo, eletto alla Camera nella Legislatura 1996-2001, l’amministratore comunale incorruttibile, sindaco di Bollate dal 2005 al 2010, dove la sua battaglia contro le infiltrazioni della ‘Ndrangheta fu riconosciuta dai vertici giudiziari di Milano come l’impegno di un uomo pubblico coraggioso, “che non si è mai prestato ad alcuna forma di cedimento e alle lusinghe di qualsiasi tipo.” Ma Carlo Stelluti è stato anche dirigente apprezzato delle Acli milanesi e volontario instancabile in diverse realtà associative del territorio».
Sognatore? No, il suo impegno era concreto ma nutrito di ideali. Il suo ultimo libro, pubblicato nel 2020, si intitola “Il coraggio di vivere i valori”.
Un cittadino, di cui Busto deve andare fiera. Nella folla accorsa a rendergli merito e affetto, le uniche due fasce tricolori erano quelle di Vassallo e del vicesindaco di Baranzate Matteo Malaspina. Oltre a diversi ex consiglieri comunali, dell’attuale assemblea civica c’era Maurizio Maggioni, a rappresentanza del Pd.