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Politica | 04 febbraio 2023, 13:21

Martignoni: «Sì a un nuovo ospedale di eccellenza. Ma con tempi certi e senza depotenziare le strutture attuali»

Giuseppe De Bernardi Martignoni, presidente del Consiglio comunale gallaratese e candidato con Fratelli d’Italia alle elezioni del 12 e 13 febbraio, ha promosso a Villa Tovaglieri a Busto un incontro sul tema del nuovo ospedale. Presenti operatori del settore e Mario Mantovani, già senatore e assessore regionale alla Sanità

Martignoni: «Sì a un nuovo ospedale di eccellenza. Ma con tempi certi e senza depotenziare le strutture attuali»

Nell’ambito delle elezioni regionali, l’argomento centrale non può che essere quello della sanità. A maggior ragione in un territorio come quello di Busto Arsizio e Gallarate, dove il tema del nuovo ospedale e delle strutture esistenti è particolarmente sentito.
Per questo, Giuseppe De Bernardi Martignoni, presidente del Consiglio comunale gallaratese e candidato con Fratelli d’Italia alle elezioni del 12 e 13 febbraio, ha promosso a Villa Tovaglieri a Busto un incontro con operatori del settore.

«Come Fratelli d’Italia – spiega Martignoni – abbiamo chiesto fin da subito tempi certi per la realizzazione dell’ospedale. E poi non devono essere depotenziati i due nosocomi. Questo è l’impegno che mi prendo con i cittadini».
Insieme a quello di garantire che la nuova struttura si provvista di «reparti di eccellenza».

All’incontro di Villa Tovaglieri è intervenuto Mario Mantovani, figura di spicco del partito e già senatore e assessore regionale alla Sanità. Il quale ha ricordato che quando era in giunta al Pirellone «Giuseppe veniva a far valere le sue ragioni. Ed è giusto, perché è così che si difende un territorio».

Mantovani non ha nascosto il rammarico per le tempistiche che accompagnano il progetto del nuovo ospedale: «Dal 14 febbraio in Regione Lombardia, con una buona responsabilità di governo, ci sarà Fratelli d’Italia. La dimensione cambia, il 25 settembre scorso, dopo sette governi che nessuno aveva mai votato, una donna è diventata presidente del Consiglio. Gli italiani si sono espressi, hanno fatto una scelta di campo. E in questi primi cento giorni con Giorgia Meloni sembra che l’Italia si stia riprendendo».

Sul tema salute: «Io non votai la riforma Maroni, che prevedeva che gli ospedali si assumessero anche la medicina territoriale, trasformando i grandi ospedali in Asst. Ma dal 2013 a oggi la sanità in Lombardia non è migliorata, lo dobbiamo dire con franchezza. Abbiamo bisogno di migliorare e il grande ospedale si inserisce in questo contesto, perché noi dobbiamo puntare su alcune grandi strutture di altissimo livello, da affiancare agli ospedali di territorio. Qui sorgerà un polo ospedaliero di eccellenza».

E a proposito del nuovo nosocomio, il dottor Giorgio Bardellini, anestesista e componente della commissione sanità del comune di Gallarate, ha parlato di «un’opportunità, una chance che non può essere sprecata».

«Non deve essere visto come una fusione tra le due realtà attuali – ha precisato –. Da operatore, penso a una super eccellenza. Identificando come emergenza la cronicità, non generica, ma riferita a situazioni critiche che richiedono specialisti che lavorino in equipe multidisciplinari. Come creare qualcosa di attrattivo per professionisti e utenza? Garantendo attività chirurgiche che non vengono assicurate quasi da nessuna parte. In tre ambiti in particolare: piede diabetico, idrosadenite suppurativa e patologie con lesioni cutanee».

Il professor Carlo Caravaggi, diabetologo, si è concentrato sul caso del piede diabetico: «L’Italia è un punto di riferimento mondiale, con i più bassi dati di amputazioni. Quello che chiediamo oggi alla politica è un processo di organizzazione sul territorio. In Lombardia occorrono centri di riferimento: con alcuni colleghi abbiamo redatto un documento che prevede tre tipi di strutture, con centri di eccellenza che faranno da capofila a realtà di secondo livello e terzo livello. Nulla vieta che il nuovo ospedale possa essere centro eccellenza per il piede diabetico».

Dall’incontro di Busto, promosso con la collaborazione di Alberto Amato e Luca Rossi che curano in città la campagna elettorale di Martignoni in città, sono quindi emersi suggerimenti e indicazioni.

Con dei punti fermi ribaditi dal candidato di Fratelli d’Italia: «Per noi un nuovo ospedale all’avanguardia serve, ma – come dimostrano gli atti presentati in Consiglio a Gallarate – abbiamo sempre chiesto tempi certi e attenzione alle strutture esistenti».

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