Certi amori, e certe pizzerie, non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano al loro posto. È il caso di Raffaele Amato e della sua "San Gennaro" che, seppur per ora spostata di qualche metro dalla sede originaria e storica all'angolo tra via del Cairo e via Robbioni, torna a casa. Merito dello chef, originario di Ravello, e di suo figlio Jonathan che hanno deciso di riaprire nel cuore di Varese in una location per ora al trancio e da asporto, con un marchio che ha accompagnato intere generazioni di varesini con un gusto sincero e irresistibile, non solo nel piatto, dal 1972.
«Siamo stati la seconda pizzeria ad aprire a Varese dopo la Bella Napoli - racconta Raffaele - e anche per mio figlio ho scelto di ributtarmi in questa avventura. Un tempo venivano qui i nostri clienti storici, adesso tornano con i loro figli. Sono contenti, ma io sono più contento di loro. È una gioia rivederli».
Con la riapertura guadagna vitalità anche una via del centro un po' defilata ma che sta attraversando un processo di rinnovamento partito con il restyling della via del Cairo e la pedonalizzazione dell'area, che potrebbe essere estesa presto alla stessa via Robbioni.
«Qui si fermano famiglie e bambini a mangiare. Devo dire che anche l'allestimento natalizio ai Giardini ci ha aiutato a farci riconoscere. Metterò comunque all'esterno del locale una bandiera...». Raffaele è tornato nella Città Giardino dopo un'esperienza lavorativa in Svizzera: «Come ho ritrovato Varese? Le persone sono sempre le stesse, chi si ricorda della San Gennaro ritroverà gli stessi sapori e le stesse sensazioni. Mi auguro comunque che vengano per la pizza e non per me».
Per catturare i palati dei varesini Raffaele ha pensato di puntare forte sulla tradizione gastronomica della sua terra: a fianco della vastissima scelta di pizze al trancio da consumare sul posto o a quelle classiche da asporto, ci saranno infatti i mitici panuozzi napoletani (disponibili in quattro varianti), il calzone («È perfetto per l'asporto») e le pizze infarcite inventate dai figli: «Un piatto che consiglio? Il panuozzo caprese con bufala e pomodorini freschi all'interno. Tra le pizze la salsiccia e friarielli con bordo di riccotta condita con sale e pepe, anche se io sono un cultore della margherita».
Una pizzeria che affonda le radici in una storia di famiglia ma che guarda anche al domani: «Il mio sogno è quello di poter mettere i tavoli in primavera in via Del Cairo e mi piacerebbe farlo proprio davanti alle vetrine della storica San Gennaro. E chissà che un giorno...».
Una storia di famiglia che comunque si percepisce all'interno del locale grazie non solo al figlio Jonathan e alla figlia Consiglia, ma anche a un quadro dipinto sulla ceramica da papà Antonio sul quale campeggia la vista di Ravello e «la chiesa sotto la quale si vede ancora la casa dei miei genitori».
Gli orari della San Gennaro, in via Robbioni 15, sono i seguenti: tutti i giorni dalle 11 alle 15 e dalle 17.30 alle 21.30, il sabato sera sera la chiusura è ritardata. Come detto, la San Gennaro offre anche un servizio d'asporto: per chi volesse ordinarlo è sufficiente chiamare il numero 349 0589498.
In Breve
giovedì 17 luglio
mercoledì 16 luglio