A Solbiate Olona è stato sindaco per due mandati, dal 2009 al 2019. E proprio nella “sua” Solbiate Olona si è aperta ufficialmente la campagna elettorale di Luigi Melis, candidato con Fratelli d’Italia alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio.
L’impegno
«Sono un rappresentante della Valle Olona e della provincia di Varese che intende farsi carico delle varie problematiche di questo territorio – ha spiegato Melis durante l’incontro al Circolo Vittorio Veneto, nel centro storico –. Ho già iniziato ad ascoltare le istanze di tutta la provincia, visitando anche i paesini più piccoli».
Il candidato di Fratelli d’Italia ha sottolineato che «la mia linea è sempre stata quella del servizio al cittadino, che non ha colore. Punterò sulle necessità reali. Intervenendo sempre quando possibile e rispondendo “no” in caso contrario, senza raccontare frottole».
Interventi «concreti, reali, utili, con risposte efficiente ed efficaci» è il leitmotiv.
Con una “avvertenza”: «Non ho intenzione di andare in Regione ad alzare il braccio a comando. La mia morale, il mio metodo operativo non cambieranno di una virgola rispetto a quando ho fatto il sindaco. Se volete un “utile idiota”, non votatemi. Io voglio cercare di cambiare le cose dall’interno. E garantisco lavoro, impegno e correttezza».
In linea con l'esperienza maturati durante i dieci anni da sindaco in cui, ha sottolineato, abbiamo «modificato il modo di fare politica. E abbiamo dato voce ai cittadini: la casa comunale doveva e deve essere una casa trasparente. Il cittadino ha il diritto e il dovere di interessarsi della cosa pubblica».
Tra i numerosi interventi, ha citato il «matching» creato tra aziende e cittadini in cerca di lavoro, il riconoscimento di Comune Europeo dello Sport, il rapporto consolidato con la caserma Ugo Mara, manifestazioni culturali come Echi della Valle e così via.
I temi
Melis ha poi analizzato la situazione della provincia. Da nord: «C’è il tema dei frontalieri legato alla sanità, con la migrazione del nostro personale che qui non ha stipendi e garanzie che trova a pochi chilometri. E ci sono aziende che faticano, anche se qualcosa di buono è già stato fatto dal governo».
A Sud: «Vi sono problematiche per quanto riguarda gli ospedali. Penso ad esempio a quello di Saronno. I pronto soccorso sono oberati di lavoro. Occorre decongestionarli implementando i presidi territoriali».
C’è poi la grande questione del Pnrr. Con un rammarico: «Non è stato giudicato fondamentale il dialogo con le varie associazioni di categoria – ha fatto notare Melis –. Questo, invece, avrebbe permesso di trovare delle soluzioni volte a rendere attrattivo l’intero territorio».
Tra gli altri temi, vi sono i trasporti da rendere «più efficienti e puntuali» e la sicurezza: «Va implementata sui treni. Ma pensa anche alla Valle Olona, dove un comando unico, realizzato con un contributo regionale, garantirebbe un presidio del territorio notte e giorno».
E ancora: il turismo da valorizzare. Su questo aspetto, è intervenuta Roberta Lamperti, responsabile progetto filiera integrata al servizio del turismo di alta gamma sui laghi lombardi, promosso da Cna Lario e Brianza e Camera di Commercio di Lecco e Como.
«C’è la possibilità di offrire servizi e prodotti per questo tipo di turismo anche in provincia di Varese – ha affermato Lamperti –. Ne ho parlato con Luigi che ha subito dato un riscontro positivo, comprendendo l’opportunità anche per le Pmi. Gli stranieri amano i prodotti italiani di qualità e in questi territori abbiamo delle eccellenze. È importante lavorare insieme per sviluppare e valorizzare il turismo e la cultura che questo magnifico territorio offre».
Antonio Pennino, che ha coordinato la serata, ha ricordato che Melis, per Fratelli d’Italia, è responsabile provinciale del Dipartimento Politiche Economiche ed esponente del Dipartimento Nazionale Lavoro e Crisi.
«Ho avviato tavoli e incontri con le associazioni di categoria presenti sul territorio – ha spiegato il candidato alle regionali –. Tutte hanno un problema: la comunicazione con la parte politica, perché purtroppo dominano gli slogan. Ma occorre concretezza. A partire dai problemi legati al personale: la formazione deve essere costante per poter rappresentare un valore aggiunto. Vale per i giovani ma anche per i meno giovani che hanno avuto la sfortuna di perdere il lavoro. E non deve passare il concetto di togliere a chi ha per dare chi non fa, come col reddito di cittadinanza».
«Luigi Mantiene le promesse – ha concluso Pennino –. La sua storia di amministratore pubblico lo dimostra. Se ha gestito il comune per dieci anni, è perché le persone gli hanno dato fiducia per le sue azioni pratiche, incisive e volte a dare servizi ai cittadini».
Ora la sfida è portare questo metodo in Regione Lombardia.