L’entusiasmo intorno a Fratelli d’Italia per la vittoria delle elezioni nazionali dello scorso 25 settembre non si è spento. Il circolo di Varese – come spiegato dal presidente Augusto Basilico (leggi qui) – nelle ultime settimane ha visto crescere il numero degli iscritti.
E la macchina della campagna elettorale, messasi in moto sotto l’ombrellone per le elezioni politiche, è pronta a riaccendere il motore a Natale per le regionali in programma, con ogni probabilità, a febbraio.
«C’è fermento e una grande spinta per sostenere i nostri candidati – conferma Luigi Zocchi, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia a Varese –. Abbiamo sicuramente buone speranze di riconfermare il centrodestra in Regione. Anche la “defezione” di Letizia Moratti non inciderà».
Per quanto riguarda i “meloniani”, «rispetto all’ultima volta abbiamo moltiplicato i voti per dieci e molto probabilmente saremo il primo partito anche in Lombardia».
Proprio in virtù di questo scenario, non mancano le disponibilità a candidarsi per il Consiglio regionale.
Zocchi, da parte sua, sarebbe pronto a mettersi in gioco per il Pirellone? «Se me lo chiedessero sarei onorato e gratificato – premette –. Ma considerando la mia età e i numerosi impegni, non sgomito per fare il consigliere regionale, che è a tutti gli effetti un lavoro a tempo pieno».
Ciò detto, «è chiaro – precisa – che se dovessero farmi una proposta concreta, potrei prenderla in esame».
Proposta che al momento non è (ancora) arrivata.
«Certo – osserva – io ho il gravissimo “difetto” di pensare che uno debba andare a lavorare sui temi di cui è competente. E sarà importante portare in Regione persone preparate a svolgere incarichi di rilievo che potrebbero spettarci».
E se si parla di Regione, un tema centrale è quello della sanità. Un motivo in più per pensare a Luigi Zocchi – con una lunga esperienza tra i vertici varesini e regionali di Federfarma – come a un possibile candidato.
«Con la riforma da poco approvata e con i fondi a disposizione – dice – si prospetta un quinquennio in cui ci sarà moltissimo da fare e la sanità verrà cambiata radicalmente».
Zocchi, per il momento, resta alla finestra.