Inaugurata, nell’atrio di Palazzo Borghi, la mostra “Giussani 100. Un impeto di vita”, pannelli che ripercorrono la vita, il carisma, i messaggi di don Luigi Giussani nel centesimo anniversario della nascita (ci sono anche contributi video), curata dall’associazione “CL Gallarate”. Sarà visitabile fino al 30 novembre. L’esposizione dedicata all’iniziatore (così si definiva lo stesso Giussani) di Comunione e Liberazione è una versione concentrata di un racconto più ampio, accessibile al sito mostra.luigigiussani.org o inquadrando il Qr code rintracciabile in loco. Biografia innanzitutto, dal seminario all’insegnamento al liceo Berchet di Milano, dai ragazzi di Gioventù studentesca alla nascita di Cl. Video e pannelli accompagnano alle sue riflessioni, su temi come il rapporto fra l’io e il tu, il valore del "centuplo quaggiù", l’educazione, il rapporto con la Chiesa.
Oltre a testimonianze di persone che hanno conosciuto don Giussani, la mostra presenta una sezione con i semi gettati sul territorio: Centro culturale Tommaso Moro, scuola Sacro Cuore, club di Papillon, banco per la famiglia “Madre Teresa di Calcutta”. Ancora, coro “Aldo Roscio”, “Spirto gentil”.
Gloria Coscia, responsabile Cl Gallarate: «Don Giussani ha fatto partire da Milano una storia che è arrivata in 93 Paesi. La mostra nasce dal desiderio di fare conoscere chi sia stata questa figura, questa persona dalla voce roca ma calda». Il consigliere comunale Luigi Galluppi si è soffermato su alcuni aspetti biografici del sacerdote, a partire dalla nascita della vocazione: «In seminario a dieci anni», ha ricordato, per poi insistere sulla riflessione dalle scritture: il Verbo si è fatto carne. «E giustizia, bellezza, amore, vita». A seguire, l’aneddoto su una conversazione intercettata da don Giussani in treno. Da uno dei video proposti, e dalla voce dello stesso sacerdote: «Giovani ostili al fatto religioso, per ignoranza». Un pungolo, una motivazione.
Il sindaco, Andrea Cassani: «Don Giussani ha lasciato un segno. Quando era in vita e anche dopo. Sono rimasto colpito dal suo carisma. Questa mostra è ben fatta, la forma è abbinata alla sostanza». Benedizione di monsignor Riccardo Festa. «Dobbiamo essere aperti – ha affermato – alle sorprese che lo Spirito porta nella storia. Sorprese come il carisma di don Giussani».
Video, capitolo “Missione”. Viva voce di Giussani: «Mi è stato dato il dono della fede perché io lo dia ad altri».
Fino al 30 novembre (da Lunedì a venerdì fra le 16.30 e le19, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19; per visite guidate, da lunedì a venerdì, 17, 17.3, 18, sabato e domenica 11.15, 11.45, 16.30, 17.00, 17.30, 18).
Prossimo appuntamento gallaratese per il centenario, l’intitolazione del centralissimo parchetto in via Trombini, domenica 27 novembre alle 11.15.